Quo vado? è un film del 2016 diretto da Gennaro Nunziante. La storia è narrata dal protagonista Checco (Checco Zalone), che dopo essere stato catturato da una tribù di indigeni africani, deve raccontare al capo del villaggio la sua storia e il motivo per cui si trova lì, in modo da convincerlo a fargli proseguire il suo viaggio. Checco è un ragazzo pugliese che nella vita ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato da bambino: a quasi 40 anni vive infatti quella che ha sempre ritenuto essere la sua esistenza ideale. Servito e riverito a casa dei genitori, così da evitare la costosa indipendenza, è eternamente fidanzato con una ragazza che, tuttavia, non ha alcuna intenzione di sposare per non incorrere nelle responsabilità del matrimonio.
Ma, soprattutto, ha realizzato il sogno che i suoi familiari gli hanno trasmesso fin da quando era piccolo: avere un posto fisso. Ma un giorno, quando il governo approva una riforma che decreta il taglio di parecchi dipendenti pubblici, la sua vita subisce un drastico cambiamento e molti lavoratori come Checco, vengono indotti a licenziarsi con una cospicua buona uscita.
Queste cifre, però, non hanno alcuna presa di lui: Checco non rinuncerà mai al posto fisso, considerato sacro, e pur di mantenerlo accetta di essere trasferito. Per farlo dimettere, la spietata dottoressa Sironi (Sonia Bergamasco) lo spedisce in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi, ma Checco resiste eroicamente a tutto. La Sironi esausta e infuriata, lo trasferisce al Polo Nord, in una base scientifica italiana col compito di difendere i ricercatori dall'attacco degli orsi polari. Proprio quando è sul punto di abbandonare il suo amato posto fisso, Checco conosce la ricercatrice Valeria (Eleonora Giovanardi) e s’innamora perdutamente di lei. Inizia così un’avventura fantastica nella quale Checco dovrà ambientarsi all'estrema civiltà tipica del nord, aprendo la sua piccola esistenza a orizzonti lontanissimi.
Privo di sovrastrutture , candido ma non ingenuo, leggero, magari demenziale ma non cretino, Zalone lavora con spirito fotografico nel catturare, ritrarre e riprodurre l'italiano dei nostri giorni, i suoi tanti vizi e le sue poche virtù. Non lo mette alla berlina con crudele senso di superiorità, né non lo blandisce paternalisticamente. Senza mai dimenticare l'esigenza di un divertimento che deve essere popolare e trasversale, in Quo Vado? Zalone racconta, con innata istintività e la giusta dose di smaliziata furbizia, quello che siamo. Caustico, ma mai cinico, Zalone è un comico talmente tanto dentro il suo tempo e il suo presente, capace di rispecchiarlo raccontarlo così bene, da epurarlo da ciò che lo corrompe. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
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Quarto film con protagonista Zalone dopo Cado dalle nubi (2009), Che bella giornata (2011) e Sole a catinelle (2013), in poco più di un mese e mezzo la pellicola ha incassato 65,3 milioni di euro e quasi 10 milioni di biglietti venduti, sfiorando il record di tutti i tempi (quello di Avatar (2009) che nel 2009 incassò 65,7 milioni), e divenendo di gran lunga il film italiano con l’incasso più alto al botteghino.
Il viaggio del cast e della produzione per raggiungere le isole Svalbard, in Norvegia, ha richiesto il cambio di ben 4 aerei. Senza contare che il giorno della partenza è stato quello in cui un incendio aveva colpito l’aeroporto di Fiumicino, ritardando ulteriormente la partenza. Le riprese della pellicola hanno richiesto ben 16 settimane di riprese. Il film è stato girato in Italia e all’estero.
Tra le città italiane si contano Conversano in Puglia, Genoni in Sardegna, ma anche località della Calabria, Lampedusa, Val di Susa e Villa Fogliano a Latina. All’estero, invece, la pellicola ha utilizzato la Norvegia: le località di Bergen e Ny-Ålesund.
Tra i personaggi di Quo Vado? c’è anche Lino Banfi. Durante le riprese, il regista e Zalone recitavano spesso a memoria le battute del film L’allenatore nel pallone (1984), di cui Banfi è protagonista.
Padre di Checco (Maurizio Micheli): Un invalido in famiglia serve sempre! Checco (Checco Zalone): Lei non amava me, amava la mia fissità di posto. Checco: E così dopo quindici anni al servizio della mia nazione, mi costringevano ad abbandonare il mio ufficio perché la legge è arida e non tien conto dei sentimenti. Checco: Non si scrive l'Italia invano! Prete: E tu Checco? Che vuoi fare da grande? Checco da bambino: Io voglio fare il posto fisso! Checco: È bellissima, come l'hai chiamata? Valeria (Eleonora Giovanardi): Aspettavo te. Checco: A me piace Ines. Valeria: Bello Ines, vuol dire purezza. Checco: Anche "Istituto nazionale Enti Statali", però "purezza" è buono pure.
Attore | Ruolo |
---|---|
Checco Zalone | Checco |
Eleonora Giovanardi | Valeria |
Sonia Bergamasco | Dottoressa Sironi |
Maurizio Micheli | Peppino, il padre di Checco |
Ludovica Modugno | Caterina, madre di Checco |
Ninni Bruschetta | Ministro Magno |
Rufin Doh Zeyenouin | Dogon |
Paolo Pierobon | Ricercatore scientifico |
Azzurra Martino | Fidanzata di Checco |
Lino Banfi | Senatore Binetto |
Emanuel Dabone | Kato |
Nicola Ciccariello | Fanelli |
Federico Ielapi | Checco da bambino |
Luciano Montrone | Don Tino |
Fabio Casale | Paolo |
Gianni D'Addario | Tommaso |
Giustina Buonomo | Moglie Binetto |
Giuseppe Ansaldi | Tassista Aspromonte |
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