M, il mostro di Dusseldorf, diretto da nel 1931 da Fritz Lang è considerato uno dei capolavori del cinema espressionista tedesco, un thriller/noir che si può definire come un precursore di quello che sarà un vero e proprio genere: il film sui serial killer.
La storia è ispirata a vicende realmente accadute, ambientata in Germania negli anni '20 nella città di Dussendolf, dove si aggira una psicopatico, Hans Beckert (Peter Lorre), che semina il terrore e lo sconcerto: ha adescato, catturato, violentato e infine ucciso otto bambine.
La polizia è sotto pressione e brancola nel buio, l'assassino sembra ogni volta volatilizzarsi. Nonostante le retate, i pattugliamenti, i ferrei controlli nelle strade di Dusseldorf, che mettono in agitazione tutta la rete criminale del territorio, il "mostro" è inafferrabile, non lascia traccie e non ci sono indizi.
Ma quando viene ritrovata l'ennesima piccola vittima, la città si ribella e perfino la criminalità organizzata, anche solo per levarsi di torno la polizia, collabora alla ricerca dell'efferato criminale.
Come una rete, occhi e orecchie dei ladri, delle prostitute, dei delinquenti di strada, si diramano e s'infiltrano nei più reconditi angoli della città. È così che salta fuori un indizio: "il mostro", come un serpente prima di colpire, sibila canticchiando un inquietante e macabro motivo. La caccia, costruita su quella tenue traccia, si scatena. L'assassino, individuato da un venditore di palloncini, e da lui marchiato sulla schiena con una grossa M (morder/assassino), è ormai riconoscibile da tutti e cerca disperatamente di nascondersi. L'epilogo ci rende spettatori dell'eterno contrasto tra giustizia ufficiale e giustizia privata.
È il primo film sonoro di Fritz Lang in cui si fonde la tecnica espressiva del film muto con la modernità del suono usata magistralmente.
La storia è ambientata a Dusseldorf, ma il film è stato girato a Berlino.
Hans Beckert (Peter Lorre): Ma chi sei tu? Ma cosa dici tu? Chi sei tu che vuoi giudicarmi? E chi siete voi? Un branco di assassini, di malviventi. Ma chi credete di essere? Solo perché sapete come si fa a scassinare una cassaforte, o ad arrampicarsi sui muri e sui tetti. [...] Siete un branco di maiali. Niente altro che un branco di maiali pigri! Ma io, che posso fare? Che altro posso fare altro? Non ho forse questa maledizione, in me? Questo fuoco, questa voce, questa pena! Hans Beckert (Peter Lorre): Quando... quando cammino per le strade ho sempre... la sensazione che qualcuno mi stia seguendo. Ma sono invece io che inseguo me stesso. Silenzioso, ma io lo sento. Sì, spesso ho l'impressione di correre dietro a me stesso. Allora, voglio scappare! Scappare! Ma non posso, non posso fuggire! Devo, devo uscire ed essere inseguito! Devo correre, correre!
Attore | Ruolo |
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Peter Lorre | Franz Becker |
Ellen Widmann | Frau Becker |
Inge Landgut | Elsie |
Otto Wernicke | Karl Lohmann |
Theodor Lo0s | Commissario Groeber |
Rudolf Blumner | Barista |
Franz Stein | Ministro |
Ernst Stahl-Nachbaut | Capo Della Polizia |
Gustav Grundgens | Schranker |
Georg John | Venditore Ambulante |
Paul Kemp | Borseggiatore |
Theo Lingen | Baurenfanger |