Maya Larkin è una donna fragile, la cui esistenza è stata salvata dalla fede. Posseduta dal diavolo, è stata salvata dall'intervento di un sacerdote, padre Lareaux. Maya, adesso, è l'unica che può salvare Peter Kelson, uno scrittore ateo e miscredente, prima vittima di una profezia diabolica.
"Un film come 'Lost Souls' non va preso troppo sul serio. Non è il caso di sfiorare, presentandolo, dispute di ordine teologico. Nasce, sì, dalla diffusione nel mondo occidentale di strane sette che praticano cerimonie assurde, ma va considerato soprattutto come un film di paura, come ripresa di un 'genere' cinematografico che ebbe le sue fortune. Kaminski è abile nel girare scene da angolazioni insolite, nel montare con concitazione brani, nel creare insomma atmosfere paurose. Tutto, nel film, è e di buona professionalità: l'ambientazione, le riprese fotografiche e la recitazione". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 12 gennaio 2001) "Se 'Lost Souls' non evita la convenzionalità e stenta a farti venire la pelle d'oca come dovrebbe, bisogna riconoscere alla regia dell'esordiente Janusz Kaminski una certe eleganza e alle immagini un'alta qualità. Nel cast i migliori sono i preti: John Hurt, che dai tempi il cui l'Alien gli usciva dallo stomaco è sempre condannato a subire le pene dell'inferno; Elias Koteas, bel diacono confidente di Winona; il caratterista Philip Baker Hall, sacerdote con tentazioni diaboliche". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 14 gennaio 2001) "Prodotto da Meg Ryan e diretto dall'ex direttore della fotografia di Spielberg, il premio Oscar Janusz Kaminski, il film è immerso in tonalità seppia e bluastre che accentuano l'inquietudine del male, i toni un po' folkloristici delle sedute esorcistiche, la rappresentazione esoterica più che mistica della religione cattolica, la fenomenologia di eventi paranormali che assale i posseduti, le atmosfere raccapriccianti che trafugano tutti i possibili satana del passato, da 'Rosemary's baby' a 'Il presagio'. Qualche sequenza è zoticamente ben allestita ma, in generale, l'impianto narrativo fa acqua da tutte le parti e Winona, piuttosto invasata, non è mai raccapricciante come Linda Blair". (Fascio Bo, 'Il Messaggero', 12 gennaio 2001)
- IL REGISTA HA VINTO IL PREMIO OSCAR COME DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA PER "SCHINDLER'S LIST"
Attore | Ruolo |
---|---|
Winona Ryder | Maya Larkin |
Ben Chaplin | Peter Kelson |
Sarah Wynter | Claire Van Owen |
Philip Baker Hall | Padre James |
John Hurt | Padre Leraux |
Elias Koteas | John Townsend |
John Beasley | Mike Smythe |
Kim H. Ornitz | Joe |
Ashley Edner | Gina |
Brad Greenquist | George Viznik |
John Diehl | Henry Birdson |
Victor Slezak | Padre Thomas |
Brian Reddy | Padre Frank |
Robert Clendenin | Paziente |
Ursula Brooks | Lauren |
W. Earl Brown | William Kelson |