Lo chiamavano Jeeg Robot è un film drammatico del 2015 diretto da Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Ilenia Pastorelli e Luca Marinelli.
Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) è un ragazzo che vive di espedienti nella periferia di Roma, si nutre di budini alla vaniglia e guarda solo dvd pornografici. Un giorno, inseguito dalla polizia per il furto di un orologio, si tuffa nel Tevere e lì viene a contatto con una sostanza radioattiva, che una volta tornato a casa gli causa un terribile malessere. Superata la notte e apparentemente guarito, si organizza per un nuovo colpo, commissionatogli da Lo Zingaro (Luca Marinelli), che capeggia una piccola gang di criminali. A casa di uno dei suoi complici, Enzo incontra Alessia (Ilenia Pastorelli) una ragazza con problemi mentali, che si comporta come una bambina, fa fatica a distinguere tra finzione e realtà e ha una vera e propria ossessione per il cartone animato Jeeg Robot d'acciaio.
Durante un incontro con alcuni corrieri di droga, Enzo rimane coinvolto in una sparatoria, si prende una pallottola e fa un volo di diversi metri. Inspiegabilmente rimane illeso e realizza così di avere dei "superpoteri", acquisiti grazie alla sostanza radioattiva: oltre all'invulnerabilità, possiede anche una forza sovrumana. Lo Zingaro con i suoi scagnozzi si reca a casa di Alessia per avere informazioni sul carico di droga, arrivando a essere addirittura violento. Sentite le urla della ragazza, Enzo accorre e interviene picchiando i criminali e salvando Alessia, che per il gesto eroico lo crede Hiroshi Shiba, ossia Jeeg Robot. I due ragazzi trascorrono del tempo insieme, si avvicinano, ma quando si baciano Enzo, che non conosce l'amore se non attraverso i video porno, la costringe a un rapporto sessuale frettoloso e passivo, deludendo profondamente la giovane. Resosi conto del suo comportamento, lui le chiede di perdonarlo e di insegnargli ad amare davvero.
Nel frattempo Lo Zingaro, furioso per il comportamento di Enzo e per avergli soffiato un grosso colpo, si mette sulle tracce dei due per vendicarsi. Quando li trova, costringe il ragazzo a rivelargli l'origine dei suoi poteri, si immerge nel Tevere e si prepara a conquistare la città, che Enzo dovrà difendere come un vero supereroe.
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Note del regista del film Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti:
Perché proprio un "Supereroe italiano"?
Perché se è vero che, guardandoci indietro, non scorgiamo uno storico fumettistico in cui personaggi mascherati si sfidano a suon di super poteri per decidere il destino del mondo, è altrettanto vero che, a queste storie, non siamo insensibili.
Da amante dei generi penso che quello supereroistico rappresenti la sfida più complessa e pericolosa. Fare un buon film per me, significa raccontare con originalità. E quando ti avventuri in un genere che non ti è proprio, il rischio di scadere in un'imitazione è dietro l'angolo.
È per questo che non abbiamo voluto raccontare le avventure di un superuomo in calzamaglia. Non avremmo avuto il tempo necessario per aiutare lo spettatore a sospendere l’incredulità. Dovevamo perciò convincerlo a credere dall’inizio. Come? Con le verità che ci appartengono, tangibili in personaggi ricchi di fragilità, che spero riescano a trascinare per mano lo spettatore in un film che, lentamente, si snoda in una favola urbana fatta di superpoteri.
Lo chiamavano Jeeg Robot è il film di (un) genere italiano, quello supereroistico, che stavamo aspettando in tanti. Polposo più che pulp, pieno di carne, sangue, e con una Roma protagonista assoluta, eterna testimone sarcastica dei suoi altrettanto eterni problemi.
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2015.
Durante i David di Donatello 2016 è stato nominato 17 volte e si è aggiudicato 8 vittorie, compreso il Mercedes-Benz Future Award. Inoltre ha vinto due Nastri d'Argento, un Globo d'Oro e quattro Ciak d'Oro 2016.
Premio Ettore Scola a Gabriele Mainetti come miglior regista per la miglior opera prima o seconda al Bari International Film Festival 2016.
Nel gennaio 2015 è stata annunciata l'uscita di un fumetto basato sul film.
Alessia (Ilenia Pastorelli): Lo sapevo io! Te sei Hiroshi Shiba, te poi trasforma' in un Jeeg!
Zingaro (Luca Marinelli): Mo me dovete ascortà tutti, perché tutti 'o dovranno sape', pure i sanpietrini. In questi anni m'avete ignorato, calpestato, carcerato dentro a quer canile de merda 'n mezzo a 'e cimici e a 'e zecche, e mo basta, mo cambia 'a musica. È arivato er momento de fa' er botto più grosso de tutti i botti che ve potete immagina'. Stay tuned.
Alessia: Ma te sei 'n supereroe, mica poi anna' a rubbà! C'hai 'n sacco de gente da salva'. E' pe' questo che c'hai i poteri.
Enzo (Claudio Santamaria): A me 'a gente me fa schifo.
Zingaro: Io solo una cosa voglio sape', solo una: ma tu chi cazzo sei?! Perché c'hai 'sta forza?
Per quei pochi che non lo conosono, Jeeg Robot d'Acciaio è una serie animata prodotta in Giappone nel 1975 dalla Toei Animation su soggetto di Go Nagai.
La serie è composta da 46 episodi di 22 minuti ciascuno ed è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979. La storia tratta del risveglio dal sonno millenario dell'antico popolo Yamatai, governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi che, grazie alla campana di bronzo inserita nel suo corpo, diventa invincibile e acquista la capacità di trasformarsi nella testa di Jeeg, un robot potentissimo progettato da suo padre, il professor Shiba. L'autore di Jeeg Robot, Go Nagai, genio del fumetto e dell'animazione giapponese è considerato uno dei più importanti mangaka di sempre. Le sue opere hanno segnato la storia moderna del fumetto con l'introduzione dei mecha, enormi robot guidati da piloti posti al loro interno, come Mazinga Z (1973), Il Grande Mazinger (1974), Goldrake (Grendizer in originale, 1975) e Jeeg Robot d'acciaio (1975).
Attore | Ruolo |
---|---|
Claudio Santamaria | Enzo Ceccotti |
Luca Marinelli | Lo Zingaro (Fabio Cannizzaro) |
Ilenia Pastorelli | Alessia |
Francesco Formichetti | Sperma |
Salvatore Esposito | Vincenzo |
Antonia Truppo | Nunzia |
Stefano Ambrogi | Sergio |
Maurizio Tesei | Biondo |
Gianluca Di Gennaro | Antonio |
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