Le bianche tracce della vita, film diretto da Michael Winterbottom, segue le vicende di Daniel Dillon (Peter Mullan), un esploratore che vende la moglie e la figlia per comprare una miniera e arricchirsi con l’oro. A distanza di vent’anni, non solo è uno degli uomini più potenti di Kingdom Come, ma si è anche risposato con Lucia (Milla Jovovich), una immigrata di origini portoghesi che gestisce il bordello del luogo. A scombinare i suoi affari è l’ingegnere Donald Dalglish (Wes Bentley), che si sta occupando della costruzione della ferrovia in paese. Dillon vuole infatti mettere le mani anche sulla strada ferrata e impossessarsene, così da rafforzare il suo dominio sul villaggio, ma l’impresa sembra più complicata del previsto.
A peggiorare ancora di più le cose è l’arrivo di due donne, Elena (Nastassja Kinski) e Hope (Sarah Polley) Burn, che sono in realtà la moglie e la figlia che l’esploratore aveva ceduto anni prima. La situazione si mette davvero male per il pioniere che si ritrova a fare i conti con il suo passato e con le finanze che iniziano a scarseggiare…
"Staccandosi dal tono epico di film come 'Il cavallo d'acciaio' di Ford o 'La via dei giganti' di De Mille, 'The Claim' si presenta come una sorta di anti-western intriso di fatica, violenza e desolazione. Straordinaria prova di collaborazione fra art director, arredatore, costumista e fotografo, impone l'immagine del borgo selvaggio nato dalla volontà di un pioniere e smantellato in poche ore quando arriva la notizia che la ferrovia passerà altrove. Nel riproporre un'ambientazione di cui il cinema ha offerto infinite variazioni, Winterbottom riesce ad evitare il luogo comune in una ricerca della verità documentaria". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 18 febbraio 2001)."Tra pionieri arricchiti, cercatori falliti e puttane dal cuore d'oro, l'ambizioso kolossal rimane incagliato nel ghiaccio sul quale si poggia. Il regista non riesce a sciogliersi e il sopravvento si fa freddo come la morte. Un'operazione solo a tratti suggestiva (l'ambientazione è ricca e mostra i soldi spesi), salvata in extremis da un intonato coro attoriale dove lo scozzese Mullan dà lezioni al giovane Bentley, e dove tre donne (Kinski, Polley, Jovovich) assicurano contro la noia". (Aldo Fittante, 'Film tv', 29 luglio 2001)
Il film è ispirato al romanzo di Thomas Hardy intitolato Il sindaco di Casterbridge (1886).
È stato presentato al Festival di Berlino nel 2001.
Attore | Ruolo |
---|---|
Peter Mullan | Daniel Dillon |
Sarah Polley | Hope |
Wes Bentley | Donald |
Milla Jovovich | Lucia |
Nastassja Kinski | Elena |
Tom McCamus | Burn |
Randy Birch | Il Prete |
Marie Brassard | Sue La Francese |
Bill Chesterman | Mr. Timpson |
Artur Ciastkowski | Delaney |
Shirley Henderson | Annie |
David Lereaney | Attore Al Saloon |
Phillipa Peak | Sarah |
Julian Richings | Bellanger |
Sean McGinley | Sweetley |