LA TRAMA DI LA CINTURA DI CASTITÀ
All'epoca delle Crociate contro i Mori, Guerrando cavaliere di fresca nomina, è costretto a partire per la guerra senza aver avuto il tempo di consumare il suo matrimonio con Boccadoro, la bella figlia del suo guardiacaccia. Secondo l'usanza dell'epoca, Guerrando applica alla sposa la cintura di castità, per evitare una possibile infedeltà della donna durante la sua assenza. Boccadoro, offesa dalla mancanza di fiducia del suo sposo, si lancia sulle sue tracce decisa a recuperare la chiave della cintura. Poco dopo il suo arrivo al campo cristiano, Guerrando cade prigioniero di una pattuglia nemica e la stessa sorte è seguita da Boccadoro. Insidiata dal sultano Ibn-el-Rascid, invaghitosi di lei, Boccadoro è tratta in salvo da Guerrando, riuscito ad evadere dalla sua prigione. Il successivo arrivo dell'esercito cristiano e l'esito favorevole della battaglia consentono ai due sposi di ritornare al loro feudo dove, eliminata la causa del dissidio, possono accingersi a ricominciare serenamente la loro vita coniugale.
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RECENSIONE
"Mediocre commedia in costume, fra le meno esaltanti del dotato Pasquale Festa Campanile, che ripercorre con slancio appannato le vie già battute dal mitico Brancaleone: la satira è spesso greve, il linguaggio adeguato. Tony Curtis mantiene per tutto il tempo il sorriso da citrullo, Monica Vitti grida come un'ossessa: forse anziché quel mortificante ornamento, era meglio metterle la museruola": (Masimo Bertarelli, 'Il giornale', 7 luglio 2001)
CURIOSITÀ SU LA CINTURA DI CASTITÀ
-REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE/DICEMBRE 2001
SOGGETTO DI LA CINTURA DI CASTITÀ
Basato sul testo di Ugo Liberatore
INTERPRETI E PERSONAGGI DI LA CINTURA DI CASTITÀ