TRAMA LA CHIAVE
La chiave è un film del 1983 diretto da Tinto Brass.
Ambientato a Venezia poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, il film racconta la tormentata relazione tra l'anziano professore inglese Nino Rolfe (Frank Finlay) e la moglie Teresa (Stefania Sandrelli), proprietaria di una piccola pensione.
Forse per dare una svolta alla loro monotona vita di coppia, Nino lascia incustodita la chiave del cassetto del proprio comodino, dove nasconde un diario in cui annota tutte le sue fantasie sessuali. Teresa la trova e legge nel taccuino tutti i morbosi desideri del marito, cosa che la stimola a iniziare un suo diario dove confessare tutti i pensieri più proibiti e reconditi, compresa la relazione clandestina con il giovane ungherese Laszlo (Franco Branciaroli), il fidanzato della figlia Lisa (Barbara Cupisti).
I due coniugi ritrovano così la passione, dialogando attraverso i reciproci diari, riuscendo in questo modo a ristabilire la perduta intesa sessuale e mettendo in pratica le scabrose fantasie. Si spingeranno però a un punto tale da doverne pagare le amare conseguenze, poiché durante uno dei loro giochi, Nino avrà un malore...
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CRITICA DI LA CHIAVE
"Cadenze veneziane, gorgorigmi del fascismo che decade, catafratti di un bel corpo declinante, scorci nudi di un erotismo che decede. Brutto no, bello nemmeno, ben montato di certo." (Segnocinema)."Il veneziano Tinto Brass vernicia con maliziosa eleganza un noioso classico della letteratura erotica giapponese, facendone un campionario di rotondità femminili. L'opulenta e gioiosa Stefania Sandrelli non lascia nulla all'immaginazione, sbattendo in faccia allo spettatore tutto il fenomenale bendiddio fornitole da madre natura". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 10 novembre 2000)
