L'odio, è un film in bianco e nero del 1995, diretto da Mathieu Kassovitz. La storia è ambientata nella banlieu di Parigi, scossa dalle rivolte notturne che hanno portato all’arresto di Abdel, barbaramente pestato dagli agenti. Lo spaccone di origine ebraica Vinz (Vincet Cassel), l’africano pugile dilettante Hubert (Hubert Kondé) e l’irrequieto magrebino Saïd (Saïd Taghmaoui) vivono il clima di tensione nell’attesa di nuove notizie sulla condizione del loro compagno. La morte del ragazzo, infatti, potrebbe scatenare una vera e propria rivolta contro le forze dell’ordine, che sono oramai il nemico assoluto nella disastrata periferia.
Vinz, alla continua ricerca del rispetto dei suoi compagni, entra in possesso di una pistola, smarrita accidentalmente da un poliziotto, ed è deciso a ribellarsi e a vendicare Abdel. La sera, Hubert e Vinz si offrono di accompagnare Saïd in città, per aiutare l’amico a recuperare i suoi soldi e per assistere ad un incontro gratuito di boxe.
Sotto la facciata accogliente della Parigi notturna, tuttavia, si celano insidiosi pericoli per dei ragazzi della periferia. La serata è segnata dall’arresto di Hubert e Vinz, che devono sottostarsi ai metodi poco ortodossi degli agenti, e dall’incontro con un gruppo di naziskin che li prende di mira. La pistola rubata da Vinz sarà essenziale per la loro salvezza ma, quando sopraggiunge la notizia della morte di Abdel, il ragazzo dimostrerà di non essere pronto a prendere una via senza ritorno. La pistola passa, così, nelle mani di Hubert.
Mentre la tensione e l’odio crescono, Vinz, Saïd e Hubert fanno ritorno alla banlieu. Qui, l’incontro con un poliziotto in borghese cambierà per sempre le sorti dei tre amici.
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L'odio è il secondo film del regista francese Mathieu Kassovitz, che lo ha scritto, sceneggiato, diretto e montato. L’opera prende ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1993 nelle banlieue di Parigi: l’assassinio di Makomé M'Bowolé da parte delle forze dell'ordine francesi, evento che colpì profondamente il regista. Per realizzare questo progetto il regista ingaggiò diversi membri dell’equipe e del cast del suo film di debutto, Meticcio (1993): in particolare ritroviamo l’attore Hubert Koundé in uno dei ruoli principali, e il direttore della fotografia Pierre Aïm. Le riprese ebbero luogo nel 1994 ma non a Parigi, bensì nella cittadina di Noë de Chanteloup-les-Vignes e il tutto fu girato in bianco e nero. Da notare che nella versione originale i dialoghi non sono in francese standard, ma in verlan, ossia un gergo parigino che inverte le sillabe delle parole. Kassovitz non desiderava che il lungometraggio avesse una vera e propria colonna sonora, difatti la maggior parte della musica che si intende durante il film proviene dalle radio o dalle televisioni presenti sulla scena (ad esclusione di un pezzo di Bob Marley e Sound of da police del rapper KRS-1). Il protagonista de L’odio è interpretato da Vincent Cassel, il quale aveva già collaborato con Kassovitz in Meticcio e con cui lavorerà anche per I fiumi di porpora (2000). Contemporaneamente a L’odio, Cassel gira anche le scene per L’appartamento (1995), sul cui set conosce Monica Bellucci, che diventerà compagna di lavoro e di vita. L’opera è stata presentata in anteprima al Festival di Cannes 1995, dove vinse il premio per la miglior regia e vincendo tre premi César, tra cui quello come miglior film. La pellicola fu un successo di critica e incassi, anche se suscitò polemiche riguardo il modo in cui veniva descritta la violenza urbana e la polizia. L’opera è considerata ad oggi un film culto del cinema francese e ha contribuito a lanciare le carriere di Mathieu Kassovitz e di Vincent Cassel.
Con L’odio, Mathieu Kassovitz si guadagnò il Premio per la miglior regia al Festival di Cannes del 1995.
Vinz cita Robert De Niro, inscenando davanti allo specchio la celebre scena di Taxi Driver.
Kassovitz appare nel film, recitando la parte di un naziskin.
Attore | Ruolo |
---|---|
Vincent Cassel | Vinz |
Saïd Taghmaoui | Said |
Hubert Kounde | Hubert |
Edouard Montoute | Upim |
Vincent Lindon | Uomo Ubriaco |
Mathieu Kassovitz | Giovane Skinhead |
Peter Kassovitz | Padrone Della Galleria |
Karim Belkhadra | Samir |
Abdel Ahmed Ghili | Abdel |
Solo | Santo |
Rywka Wajsbrot | Nonna Di Vinz |
François Levantal | Asterix |
Héloïse Rauth | Sarah |
Marc Duret | Ispettore "Notre Dame" |
Choukri Gabteni | Fratello Di Said |
Fatou Thioune | Sorella Di Hubert |
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