LA TRAMA DI L'IPPOCAMPO
Un giovane e fortunato compositore ama riamato la propria moglie alla quale mostra un particolare attaccamento tanto da essere paragonato da un amico libertino ad un ippocampo, simbolo ittiologico della fedeltà coniugale. Ma un insieme di circostanze fa sì che l'armonia coniugale si rompa e il protagonista, per far tornare il sereno in famiglia e riacquistare l'amore della moglie, deve ammettere di averla tradita mentre in realtà ha rifiutato, per il suo innato senso di fedeltà, i favori di una avventuriera incapricciatasi di lui.
RECENSIONE
"Gli sceneggiatori si sono lasciati sfuggire, a nostro parere, un'ottima occasione per fare un film molto divertente: quella di dare sviluppo alla paradossale situazione in cui viene a trovarsi il protagonista. Invece gli sceneggiatori si sono indugiati su situazioni scontate senza andare oltre, senza farne il perno di una girandola di trovate accontendandosi di ammannirci una pietanza casalinga invece di un gustoso manicaretto. In ogni modo il film è scorrevole e riesce a strappare qualche risata." (Pier Luigi Melani, "Il Messaggero", 9/2/1945)
CURIOSITÀ SU L'IPPOCAMPO
IL FILM E' STATO GIRATO NEGLI STABILIMENTI SCALERA. IL PUBBLICO HA POTUTO VEDERLO SOLTANTO NEL FEBBRAIO 1945.SUPERVISIONE ALLA REGIA, NON ACCREDITATA, DI VITTORIO DE SICA.
SOGGETTO DI L'IPPOCAMPO
TRATTO DALLA COMMEDIA OMONIMA DI SERGIO PUGLIESE
INTERPRETI E PERSONAGGI DI L'IPPOCAMPO