In linea con l'assassino, film diretto da Joel Schumacher, segue le vicende di Stuart "Stu" Shepard (Colin Farrell), un piccolo manager che vuole sembrare importante agli occhi degli altri, costruendo la sua vita su un castello di menzogne. Tutti i giorni si reca alla stessa cabina telefonica per chiamare Pam (Katie Holmes), una ragazza di provincia che si è trasferita in città per cercare di sfondare come attrice. L’uomo, che è sposato con Kelly (Radha Mitchell), le ha promesso grandi cose per il loro futuro, ma in realtà la vuole solamente come sua amante. Un giorno, al termine della consueta telefonata, Stu sta per andarsene ma si ferma perché il telefono comincia a squillare improvvisamente. Mosso da curiosità risponde e dall’altra parte un uomo disturbato (Kiefer Sutherland) gli intima di non riagganciare il telefono altrimenti lo ucciderà: lo squilibrato è infatti appostato in una delle finestre sovrastanti e ha un fucile puntato proprio sulla sua cabina.
Mentre parlano al telefono, lo sconosciuto gli fa capire di sapere molte cose su di lui, anche l’imminente tradimento, spingendolo a dire la verità a entrambe le donne. Quando Stu lo sfida, allontanandosi dalla cabina, il killer spara a un uomo lì vicino, confermandogli che non sta affatto giocando. Non solo, riesce anche a incastrarlo facendo credere a tutti che a ucciderlo sia stato lui. Intanto arrivano sul posto polizia, giornalisti, e perfino Pam e Kelly. Dopo una serie di equivoci, gli agenti capiscono dove si trova il vero assassino e, una volta raggiunta la posizione, trovano un uomo morto in un lago di sangue. Peccato, però, che si tratti di un’altra pensata strategica dell’omicida che nel frattempo riesce ad avvicinarsi a Stu per svelargli le sue vere intenzioni…
"Davanti a un film multifaccia come 'Phone Booth' di Joel Schumacher (tradotto senza molta fantasia come 'In linea con l'assassino') torna in mente il vecchio 'Esercizi di stile' di Raymond Queneau che descriveva in 99 modi diversi la stessa scenetta. Qui però la situazione è tutt'altro che quotidiana e il conflitto in cui si dibatte il malcapitato protagonista ambisce all'epocale. Anzi, non fosse tutto così studiato e ridondante, potremmo crederci (e turbarci) di più. (...) Il congegno narrativo, ammettiamolo , è infallibile. Eppure 'Phone Booth', fermo da un anno per via delle analogie con i cecchini che terrorizzarono Washington, dopo mezz'ora gira in tondo. Colpa della regia frenetica quanto monotona. E abbastanza sciatta da trascurare il perno della faccenda. Posto che l'assassino, invisibile per noi come per Stu, vede tutto, è fondamentale infatti sapere cosa può sentire dalla sua postazione. Mentre le scelte sonore, almeno nel doppiaggio italiano, confondono le piste. E la Grande Metafora delle Colpe Americane si sgonfia fino ad assumere le dimensioni di un super-tv movie". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 27 giugno 2003)"Perfetto esempio di cinema della paranoia urbana, postmoderno ma insieme rispettoso delle unità del teatro classico, 'In linea con l'assassino' è coinvolgente, allarmante e non annoia lo spettatore per uno dei suoi 81 minuti. All'inizio ci si chiede come sia possibile reggere l'idea di partenza per tutta la durata del lungometraggio. Ci pensa Schumacher, mettendoci un omicidio al momento giusto, facendo intervenire il capitano Ramey, portando sulla scena del crimine le due donne del protagonista, moltiplicando i punti di vista sull'azione con la tecnica dello split-screen, lo schermo diviso. Anzi, la tenuta emotiva è così efficace che il film sembra perfino concludersi troppo rapidamente, con una soluzione un po' 'telefonata'. Ottima occasione per la neo-star Colin Farrell, che la parte vuole in scena dalla prima all'ultima inquadratura, e che riesce a reggerle tutte con la medesima efficacia". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 28 giugno 2003)"Giocato su un buon ritmo di paura, sulla rincorsa dell'inconscio verso mete sconosciute, il film, girato nel 2001, in lista di attesa dopo l'11 settembre, è un originale esempio di denuncia moral-metropolitana. Merito di Joel Schumacher, che ha al suo attivo un 'Batman, 'Tigerland' ed altre metafore sui peggiori istinti della nostra vita con i suoi giorni di ordinaria follia: l'unità di luogo, tempo e azione fa del suo meglio per aizzare la suspense e condannare i peccati mortali. Provvisto di sorpresina finale, il film sta nell'occhio impaurito, espressivo, nel fascino di razza del 27enne irlandese Colin Farrell, il prototipo dell'uomo che vive di apparenza, conosce la paranoia generale e vive per noi un feroce contrappasso". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 giugno 2003)
Negli anni '60 Larry Cohen aveva proposto ad Alfred Hitchcock di girare un film che si svolgesse interamente in una cabina telefonica. Al regista piacque molto l’idea ma nessuno dei due riuscì a trovare una storia che si adattasse al soggetto.
Negli anni '90 a Cohen venne l'idea del cecchino. La scena in cui Stu confessa è stata reputata buona al primo ciak.
Per questo Colin Farrell ha ricevuto un sonoro applauso dai presenti. La cabina telefonica funzionava davvero e c'era sul serio qualcuno dall'altra parte che parlava con Colin Farrell. Ovviamente la voce di Kiefer Sutherland è stata aggiunta durante la post-produzione.
Attore | Ruolo |
---|---|
Colin Farrell | Stuart Shepard |
Kiefer Sutherland | Killer |
Forest Whitaker | Capitano Ramey |
Radha Mitchell | Kelly Shepard |
Katie Holmes | Pamela Mcfadden |
Paula Jai Parker | Felicia |
Arian Waring Ash | Corky |
Tia Texada | Asia |
John Enos III | Leon |
Richard T. Jones | Sergente Cole |
Keith Nobbs | Adam |
James MacDonald | Negoziatore |
Josh Pais | Mario |
Svetlana Efremova | Erica |
Tyree Michael Simpson | Portiere |
Mary Randle | Centralinista |
Paul Fontana | Centralinista |
Dell Yount | Fattorino Pizza |
Yorgo Constantine | Comandante Esu |
Richard Paradise | Uomo Esu |
Seth William Meier | Agente Mcduff |
Billy Erb | Lars |
Maile Flanagan | Lana |
Kahara Muhoro | Ambulante Nigeriano |
Zidu Chen | Marito Coreano |
Dean Cochran | Reporter |
Amy Kowallis | Reporter |
Tory Kittles | Reporter |
Shu Lan Tuan | Moglie Coreana |
Colin Patrick Lynch | Tecnico Esu |
Tom Reynolds | Richard |
Bruce Roberts | Reporter |
Julio Oscar Mechoso | Medico Spagnolo |
Dean Tarrolly | Giornalista Tv |
Troy Gilbert | Tiratore Scelto Esu |
Domenick Lombardozzi | Wyatt |