Nel Seicento, un malconcio gruppo di comici, in viaggio su di un carro dalla Spagna alla Francia, dopo aver sostato nel fatiscente castello del giovane barone Sigognac, riprende il cammino per Parigi accogliendo sul trespolo l'inesperto e squattrinato nobile. Questi, che è stato affidato alle cure di Pulcinella dal vecchio servo, suscita le attenzioni della smorfiosa Serafina e della timida Isabella (nipote e pupilla dello spaccone Matamoro), due attrici che fanno parte della compagnia insieme al capocomico Tiranno, al vanesio Leandro, a madama Leonora e alla giovane Zerbina. Dopo la morte fra i boschi e sulla neve di Matamoro, ecco che il carro sosta presso il marchese di Bruyères, che ha invitato tutti per una recita in una sala del suo castello. E' un'occasione splendida e allora Sigognac, vincendo la timidezza, si offre di prendere il posto di Matamoro, assumendo il nome di Capitan Fracassa e duellando in scena (ma anche impappinandosi goffamente), per il sollazzo dei nobili amici del marchese e finendo con uno scontro alla spada con il duca di Vallombrosa che atterra e ferisce il giovanotto. Poi, fra traversie continue, prosegue il viaggio. Abbandonato da Isabella, che gli preferisce il duca, e finalmente guarito dopo una grave ferita, Sigognac, presi i modi spavaldi di Capitan Fracassa e confortato dall'amore di Serafina, giunge con la compagnia a Parigi dove ottiene il successo in recite per il popolo. Guardalo subito su Prime Video
"Scola, al centro di un consulto di intellettuali, esamina, ausculta e anatomizza "Fracassa" come un primario. Per tenerlo sotto controllo il regista ha ricoverato fellinianamente l'eroe fra le quattro mura di Cinecittà; il film è il periplo fantastico di un sedentario". (Tullio Kezich, "Il Corriere della Sera", 3 novembre 1990)"Uno spettacolo di illusionismo, un inchino e un'occhiata in tralice al teatro in cui finzione e realtà si danno la mano, un campionario di eleganze formali. Ma anche un film dove circola aria fredda, e la favola stenta a fiorire in metafora dell'oggi, con tanti temi che serpeggiano nel racconto senza confluire nella malinconia metastorica alla quale forse aspira". (Giovanni Grazzini, "Il Messaggero", 3 novembre 1990)"Gli spunti pur curiosi, non si coagulano per dar corpo ad un racconto avvincente". (Francesco Bolzoni, "L'Avvenire", 18 novembre 1990)"E' tiepido, senza energie e, in fondo, senza una vera ragione d'essere. Perchè fare oggi "Il capitan Fracassa"? Il film non dà una risposta". (Morando Morandini, "Il Giorno") "E' soprattutto una gioia per gli occhi, dalle scene interamente girate in studio, ai costumi, al carro, gli alberi, la luna, tutto con il sapore della finzione del teatro e del sogno nei passaggi senza stacchi dalle recite alla realtà". (Alfio Cantelli, "Il Giornale")
- I QUADRI PER LA REALIZZAZIONE DEI FONDALI SCENICI SONO DI EMANUELE TAGLIETTI.- 2 DAVID DI DONATELLO 1991: MIGLIORE FOTOGRAFIA (TOVOLI), MIGLIORE SCENOGRAFIA (RICCERI E BIAGETTI).- 2 NASTRI D'ARGENTO 1991: MIGLIOR SCENOGRAFIA (RICCERI E BIAGETTI) E MIGLIORI COSTUMI (NICOLETTI).- CIAK D'ORO 1001 A ODETTE NICOLETTI PER I MIGLIORI COSTUMI,
liberamente ispirato al romanzo 'Capitan Fracassa' di Théophile Gautier
Attore | Ruolo |
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Massimo Troisi | Pulcinella |
Ornella Muti | Serafina |
Vincent Perez | Barone di Sigognac/Capitan Fracassa |
Emmanuelle Béart | Isabella |
Lauretta Masiero | Madama Leonarda |
Toni Ucci | Tiranno |
Massimo Wertmüller | Leandro |
Remo Girone | Duca di Vallombrosa |
Ciccio Ingrassia | Pietro |
Jean-François Perrier | Matamoro |
Tosca D'Aquino | Zerbina |
Claudio Amendola | Agostino, il brigante |
Giuseppe Cederna | Philippe Vallier, ufficiale di sanità |
Marco Messeri | Marchese di Brujères |
Mariangela Giordano | Marchesina di Brujères |
Renato Nicolini | Il conte |
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