Il dottor T e le donne, film commedia diretto da Robert Altman, racconta la storia del Dottor Sullivan Travis (Richard Gere), noto come Dr. T, un ginecologo di successo che ha uno studio a Dallas frequentato dalle donne più facoltose della società. Se sul lavoro è l'uomo ideale, in famiglia fa fatica a comprendere il gentil sesso. La sua vita quasi perfetta cambia radicalmente quando a Kate (Farrah Fawcett), sua moglie, viene diagnosticato un disturbo psichiatrico che la porta a regredire, tanto da dover essere ricoverata in una struttura specializzata.
Nel frattempo l'uomo si ritrova a fare i conti con l'eccessiva presenza di tutte le donne che lo circondano: a partire dalla sua segretaria, Carolyn (Shelley Long), che è innamorata di lui da sempre ma che non viene ricambiata oppure Bree (Helen Hunt), un'istruttrice di golf, con la quale Travis ha invece una relazione. A complicare la situazione ci si mettono le figlie del dottore: Dee Dee (Kate Hudson), la più grande, che sebbene sia gay e abbia una storia con la sua damigella Marilyn (Liv Tyler), sta comunque preparando le sue nozze; infine Connie (Tara Reid), giovane sovversiva che vede ipotesi di complotto ovunque. Riuscirà il Dottor T. a venirne a capo?
"(...) Come nel film precedente, dominato delle ossessioni di Glenn Close, il regista, con un'invidiabile leggerezza di stile, osserva con complicità e senza misoginia questa parata al femminile dentro una cornice geografica e sociologica precisa. E' la Dallas dello shopping, dei ricchi e di un glamour non raffinato. E' la città del delitto Kennedy e del serial che ha plasmato la fiction Tv degli ultimi venti anni. Come sempre nel cinema di Altman il sesso è un caos fertile e il testo è un reticolo di giochi e di materiali disseminati. (...)". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 03/09/2000)"La commedia corale leggera, divertente, dispone d'un bel gruppo di attrici tra le quali Richard Gere si muove con la sua dolcezza buddhista; offre con Dallas, dove il matriarcato è da anni una assoluta realtà, l'ambiente più adatto alla sua storia. E, senza antifemminismo, senza pretendere d'essere seria né di fornire risposte, identifica per intuito d'artista un mutamento sociale non soltanto texano o americano, importante". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 30 novembre 2000) "Grande ritorno di Robert Altman che con questo film partecipa alla Mostra di Venezia, festeggiando anche i 25 anni del suo capolavoro 'Nashville'.(...) Chi potrà mai resistere a un film firmato da Altman che si propone di rileggere il capolavoro di Truffaut 'L'uomo che amava le donne?" ('Panorama', 24 agosto 2000) "Dallas, Texas, Stati Uniti: la città delle donne di Robert Altman. Donne ricche, belle, capricciose, afflitte da perenni problemi di famiglia, di società e ginecologici. Di apparire, non di vivere. In parte è davvero questa l'esemplarità femminile americana. In parte manca l'altra metà del cielo: le donne povere, brutte, grasse. Ma il Doctor T - Sullivan Travis cura solo le prime. E il Doctor A - Robert Altman scocca le sue frecce contro di loro. Infiammate di satira, ironia e sottile crudeltà psicologica. Non per curarle, ma, pur amandole, deriderle. I collegamenti familiari, innanzitutto: Kate la moglie (Farrah Fawcett) in regressione patologica verso l'età dell'infanzia, rifugio solipsistico perché troppo amata e troppo a suo agio nella vita; la cognata Peggy (Laura Dern) con fiaschetta argentea d'ordinanza al seguito, per ritemprare con bevande forti la vacuità dell'esistenza, l'abbandono del marito e tre insopportabili figliolette: ancora quattro femmine approdate alla casa di Doctor T; ci sono poi Dee Dee (Kate Hudson) e Connie (Tara Reid), figlie del medico, la prima prossima al matrimonio (sbaglio madornale, perché ha una relazione con Marilyn - Liv Tyler, che sarà coronata da successo); la seconda, guida turistica di una città non turistica, dal clima infame (avrà un ruolo determinante nella storia) che con estrema sufficienza e sbadataggine indica la X sull'asfalto come il luogo fotografabile ove "esplose" la testa di J.F.K., squisita sensibilità e rispetto per il proprio giovane passato (che probabilmente affligge le ultime generazioni cosmopolite del Nuovo Mondo). Colonna portante dello studio di T è la capo infermiera (Shelley Long) perdutamente innamorata dell' "adone" (lo chiama così in privato) e responsabile dell'ordine e della priorità di visita in un'anticamera invasa da donne che urlano, protestano e, tra loro indistintamente ma sistematicamente, si odiano. Ce ne sono altre, di donne, in questo campionario altmaniano? Si, la bella insegnante di golf Bree (Helen Hunt), che all'inizio crediamo "normale" e che invece si dimostra un'opportunista del sesso, non migliore delle altre. La fine, del film: Robert Altman chiede espressamente " di mantenere una certa riservatezza" e, dunque, di non rivelare il finale, "un po' insolito, un po' a sorpresa. Vorremmo che il pubblico possa vedere il film nelle stesse condizioni in cui lo avete visto voi". OK: silenzio sul finale, anche se diventa la parte più debole e stilisticamente ingombrante del film. Che non racconta nulla di più se non i caratteri, le fobie e le manie delle donne. Viste e viss
È stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2000.
Il film ha ricevuto una nomination ai Satellite Awards 2001.
Attore | Ruolo |
---|---|
Richard Gere | Dr. T |
Helen Hunt | Bree |
Liv Tyler | Marilyn |
Farrah Fawcett | Kate |
Laura Dern | Peggy |
Shelley Long | Caroline |
Tara Reid | Connie |
Kate Hudson | Dee Dee |
Robert Hays | Harlan |
Matt Malloy | Bill |
Andy Richter | Eli |
Lee Grant | Dr. Harper |
Janine Turner | Dorothy Chambliss |
Holly Pelham | Joanne |
Ellen Locy | Tiffany |
Juliette Gauntt | Kristin |
Irene Cortez | Maria, la governante |
Gail Cronauer | Capo Suora |
Clara Peretz | Lacey |
Mackenzie Fitzgerald | Amber |