Eastwood non nasconde i suoi 88 anni, quasi li ostenta, e sembra quasi voler giocare e smontare la sua icona per portarla avanti, coi miti di certo cinema americano per guardarli in modo nuovo. Non siamo più ai tempi di Gran Torino: qui Earl Stone non esita a cambiare il suo vecchio pick up con un nuovissimo, mastodontico e accessoriatissimo modello. Qui Eastwood non ha più la stessa affilatezza, si lascia andare, fin troppo, ma è ancora in grado di colpire quando serve. E colpisce, il vecchio Clint, quando parla del tempo, che è sempre stato, e oggi è ancora di più, il vero lusso che in troppi non si possono concedere. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
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Con Il corriere - The Mule, una delle ultime leggende di Hollywood, Clint Eastwood (che quest'anno compie 89 anni) torna davanti alla macchina da presa a sette anni dalla sua ultima prova d'attore (quella di Di nuovo in gioco, nel 2012) e a dirigere sé stesso a undici dal bellissimo Gran Torino, del 2009. La storia che ha fatto tornare al vecchio Clint la voglia d'impegnarsi in questo modo è quella - vera e qui ovviamente romanzata dallo sceneggiatore del film, Nick Schenk - che venne resa celebre dal giornalista del New York Times Sam Dolnick in un articolo del 2014 intitolato "The Sinaloa Cartel's 90-Year-Old Drug Mule". Il pezzo raccontava la vicenda di Leo Sharp, un 87enne veterano della II Guerra Mondiale fermato e arrestato nel 2011 dalla DEA per traffico di droga. Sharp era stato avvicinato da alcuni lavoratori messicani quando ebbe difficoltà economiche con la sua azienda di orticultura che non riusciva a superare, e fu per dieci anni, fino al momento dell'arresto, uno dei migliori corrieri che il cartello di Sinaloa ebbe a disposizione, diventando una specie di leggenda. Dopo il processo, durante il quale la difesa chiese le attenuanti per una presunta demenza senile dell'imputato, Sharp fu condannato a tre anni di reclusione, ma ne scontò solo uno prima di essere rilasciato per motivi di salute. Morì per cause naturali nel dicembre del 2016 all'età di 92 anni. A interpretare il ruolo della figlia di Earl Stone (il nome del personaggio ispirato a Sharp) qui c'è Allison Eastwood, la vera figlia di Clint, che per la quarta volta lavora col padre, mentre è la seconda per Bradley Cooper, protagonista di American Sniper, cui Eastwood ha ceduto la regia di A Star is Born.
Dal Trailer Italiano del Film:
Agente: Serve una mano?
Earl Stone (Clint Eastwood): Oh, salve agente!
Agente: Serve una mano?
Earl Stone: No, no, tutto a posto, grazie!
Agente: Cosa porta?
Earl Stone: Noci pecan! Sto portando noci pecan a mia nipote!
Agente: Pecan?
Earl Stone: Sì, noci pecan! Fa la peggior torta di noci del mondo, mi dispiace per il marito, ma...e mi dispiace anche per le noci!
Earl Stone: La famiglia è la cosa più importante, non fate come me, ho anteposto il lavoro alla famiglia! Pensavo fosse più importante essere qualcuno da un'altra parte, invece del fallimento che ero a casa mia! Sono stato un pessimo padre...un pessimo marito...ho rovinato tutto! Non meritavo il perdono. Questa è l'ultima volta, perciò Dio aiutami...questa è l'ultima volta! Per quel che può valere, mi dispiace per tutto!
Attore | Ruolo |
---|---|
Clint Eastwood | Earl Stone |
Bradley Cooper | Colin Bates |
Laurence Fishburne | DEA Special Agent |
Michael Peña | Enforcer |
Dianne Wiest | Mary |
Alison Eastwood | Iris |
Taissa Farmiga | Ginny |
Ignacio Serricchio | Cartel Handler |
Manny Montana | Axl |
Jill Flint | Pam |
Robert Lasardo | Emilio |
Loren Dean | DEA Agent Brown |