Il castello, film diretto da Rod Lurie, racconta la storia di Eugene Irwin (Robert Redford), un generale dell'esercito che viene condannato a dieci anni di carcere per aver disobbedito agli ordini, provocando la morte di otto uomini. Viene subito trasferito in una prigione di massima sicurezza, con a capo il colonnello Winter (James Gandolfini), che lo accoglie con grande entusiasmo. Il loro primo incontro, tuttavia, non è così piacevole come il direttore della struttura aveva immaginato. Questo crea immediatamente delle tensioni tra i due
Nonostante inizialmente Irwin non incontri il favore degli altri detenuti, riesce con il tempo a guadagnarsi la loro fiducia e a creare forti alleanze. I metodi adottati dal colonnello, tuttavia, portano l'ex militare a ribellarsi in numerose occasioni e, successivamente, a essere punito. Si forma così intorno all'uomo una vera e propria squadra che darà del filo da torcere a Winter...
"Consigliamo Il castello ("The last castle") agli affezionati orfani dei "bei filmoni di una volta". Dove filmone equivale a una storia con un preciso filo di racconto, una sceneggiatura, attori in grado di sopportare un primo piano e magari anche con un impegno civile. Tutte qualità che si trovano in questo abbondante film viril carcerario, molto vecchio stile ma anche con un gran ritmo, pieno di passioni, esaltante ed anche un po' esaltato nella retorica della bandiera. (...) Se l'ultima parte è un avventuroso scoppio di spari e aerei ben montato, la prima è gioco a scacchi psico-ideologico, un ricalco classico del prison-movie con l'appello alla coscienza, le scazzottate fra le sbarre, i ribelli pittoreschi, il cinismo dei prepotenti, salvando però il carisma del leader e l'orgoglio di patria". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 20 luglio 2002)"Ci sono almeno tre motivi di un moderato interesse in questo film. Il primo è la sfida tra il generale Irwin, Robert Redford, e il colonnello Winter, James Gandolfi. (...) Il secondo motivo è che 'Il castello', pensato, diretto e scritto prima dei fatti dell'11 settembre 2001, riverbera, in modo non premeditato, l'anelito della guerra giusta e, soprattutto, il dovere della conquista e della difesa del territorio. Il terzo e ultimo motivo riguarda il regista delle operazioni militar-cinematografiche: Rod Lurie è un ex critico cinematografico, diplomato all'Accademia militare di West Point e per quattro anni è stato arruolato nell'esercito. La messa in scena trasuda retorica e manovre da codice di disciplina. Le due vocazioni della sua vita passata non vanno molto d'accordo". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 24 luglio 2002)
Alcune scene sono state girate presso il Penitenziario Statale del Tennessee a Nashville, location anche de Il miglio verde (1999).
In origine il colonnello Winter avrebbe dovuto fumare sigari, ma James Gandolfini ha supplicato il regista Rod Lurie di abbandonare l'idea, perché sentiva che avrebbe ricordato troppo al pubblico Tony Soprano, il suo personaggio ne I Soprano (1999).
Attore | Ruolo |
---|---|
Robert Redford | Generale Eugene Irwin |
James Gandolfini | Colonnello Winter |
Mark Ruffalo | Clifford Yates |
Steve Burton | Capitano Peretz |
Delroy Lindo | Generale Wheeler |
Clifton Collins Jr. | Aguilar |
Brian Goodman | Beaupre |
George Scott (I) | Thumper |
Robin Wright | Figlia del generale Irwin |
Mike Irby | Enriquez |
Samuel Ball | Duffy |
Jeremy Childs | Cutbush |
Frank Military | Doc |
Paul Calderón | Dellwo |