Gli Sdraiati

Gli Sdraiati

( Gli sdraiati )
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3.9 di 5 su 242 voti

Al cinema dal: 23 novembre 2017
Genere: Commedia
Anno: 2017
Paese: Italia
Durata: 103 min
Data di uscita: 23 novembre 2017
Distribuzione: Lucky Red
Gli Sdraiati è un film di genere commedia del 2017, diretto da Francesca Archibugi, con Claudio Bisio e Gaddo Bacchini. Uscita al cinema il 23 novembre 2017. Durata 103 minuti. Distribuito da Lucky Red.
Data di uscita: 23 novembre 2017
Genere: Commedia
Anno: 2017
Paese: Italia
Durata: 103 min
Distribuzione: Lucky Red
Fotografia: Kika Ungaro
Musiche: Battista Lena
Produzione: Indiana Production Company

TRAMA GLI SDRAIATI

Gli Sdraiati, il nuovo film di Francesca Archibugi, è tratto dall'omonimo romanzo best seller di Michele Serra.

Giorgio (Claudio Bisio) è un giornalista di successo, amato dal pubblico e stimato dai colleghi. Insieme alla ex moglie Livia (Sandra Ceccarelli) si occupa per metà del tempo del figlio Tito (Gaddo Bacchini), un adolescente pigro che ama trascorrere le giornate con gli amici, il più possibile lontano dalle attenzioni del padre. I due parlano lingue diverse ma ciò nonostante Giorgio fa di tutto per comunicare con il figlio. Tito ha una banda di amici, tutti maschi, troppo lunghi, troppo grassi, troppo magri, spaccano rovesciano inzaccherano mentono fuggono puzzano. Stanno sempre appiccicati, da scuola al divano, dal divano a scuola fino a uando nella vita di Tito irrompe Alice (Ilaria Brusadelli), la nuova compagna di classe che gli fa scoprire l'amore e stravolge la routine con gli amici, e finalmente anche il rapporto con il genitore sembra migliorare. Ma l'entusiasmo non durerà a lungo perché il passato di Alice è in qualche modo legato a quello di Giorgio. Giorgio e Tito sono padre e figlio. Due mondi opposti in continuo scontro.

Pubblicato nel novembre del 2013, "Gli sdraiati" aveva raccolto recensioni entusiaste ma anche piccate polemiche: per alcuni, infatti, e specie per i più giovani che si sentivano punti sul vivo, quello di Michele Serra era il borbottio retorico, per quanto ironico, di un vecchio barbogio. Dell'esponente di quella generazione che si era dipinta da sola come "la meglio gioventù" per poi lasciare in eredità ai suoi figli poco o niente: un mondo a pezzi nel migliore dei casi. Di uno di quei giornalisti borghesi che fanno tanto i comunisti, ma poi sono i peggio conservatori, perché dai, su, i ragazzi non sono così: non siamo così, non parliamo così, non stiamo mica sdraiati così, perché non raccontate tutte le cose belle che facciamo?

Eppure, bastava leggerlo bene, il libro di Serra. Leggero bene e, se possibile, se 112 pagine non son troppe, leggerlo fino alla fine. E allora diventava subito chiaro che quello non era un libro sui figli, un dito puntato contro una generazione di sanguisughe fancazzista, ma un racconto leggero e intelligente su una società spaccata in due, e quello commovente di un padre che non sa bene come essere tale, che rimpiange la giovinezza e teme d'invecchiare, e che vorrebbe tanto farlo, guardando un figlio crescere, cercando di capirlo, di parlargli, sperando un giorno magari di abbandonarsi sulle sue spalle come un vecchio Anchise.
"Gli sdraiati" non parla dei figli, dei giovani di oggi, non è un atto d'accusa verso il loro nichilismo abulico: parla di padri, di adulti che non sanno più bene che ruolo ricoprire all'interno della famiglia, come ricoprirlo, come sanare una frattura generazionale che la storia, i tempi, la rete, la trasformazione della società fa percepire oggi come profondissima, misteriosa, carica di elettrica conflittualità nel nome della sopravvivenza.

Detto questo, resta da vedere quale sarà la chiave scelta da Francesca Archibugi (e dal suo co-sceneggiatore Francesco Piccolo) per raccontare col linguaggio del cinema quello che sulla pagina è comunque un lungo, pur ironico, fantasioso e metaforico, monologo interiore di Serra, che parla al lettore, a sé stesso e al figlio senza mai ottenere una risposta, che immagina guerre - letterali - tra generazioni e riflette sulla sua condizione esistenziale di padre e di uomo non più nel fiore degli anni. In che modo i pensieri di Serra e le sue considerazioni verranno rispettate, tradite, ampliate e approfondite. Serie tv, Show e Film su NOW!

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CRITICA DI GLI SDRAIATI

Partendo dall'omonimo best seller minimale di Michele Serra, Francesca Archibugi e lo sceneggiatore Francesco Piccolo hanno allargato con coraggio e consapevolezza sguardo e storia: non più solo il racconto autoironico e disperato di un uomo alle prese con le difficoltà del ruolo di padre e con la paura d'invecchiare in un mondo sempre più diviso generazionalmente, ma anche quello della sua controparte, di un figlio che deve crescere e cavarsela in un mondo e una società talmente liquidi da aver liquefatto anche il ruolo genitoriale. E la verità che si raggiunge nel descrivere entrambi i mondi è notevole. (Federico Gironi - ComingSoon.it)
Leggi la recensione completa di Gli sdraiati.

CURIOSITÀ SU GLI SDRAIATI

Liberamente tratto dal romanzo di Michele Serra "Gli sdraiati" edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI GLI SDRAIATI

AttoreRuolo
Claudio Bisio
Giorgio Selva
Gaddo Bacchini
Tito Selva
Cochi Ponzoni
Pinin Innocenti
Antonia Truppo
Rosalba Bendidio
Gigio Alberti
Gianni
Barbara Ronchi
Annalisa
Carla Chiarelli
Elena
Federica Fracassi
Carla
Sandra Ceccarelli
Livia Innocenti
Giancarlo Dettori
Prof. Ferrara
Ilaria Brusadelli
Alice Bendidio
Matteo Oscar Giuggioli
Lombo
Donatella Finocchiaro
Presidente Barenghi
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