Fellini: Sono un gran bugiardo, film diretto da Damian Pettigrew, vuole raccontare in modo irriverente la vita e le opere del noto regista italiano, partendo dall’infanzia a Rimini fino ad arrivare alla sua ultima fatica cinematografica. Attraverso le interviste effettuate dallo stesso Pettigrew a Federico Fellini pochi anni prima della sua morte - avvenuta nel 1993 - emerge la figura del regista attraverso punti di vista più o meno noti. Il tutto è arricchito da spezzoni dei più celebri film realizzati da Fellini - tra cui spicca in special modo 8½, la sua pellicola più autobiografica - commenti e interviste ad amici, colleghi e attori, tra cui Roberto Benigni e Donald Sutherland. Completano il tutto immagini di repertorio, visite ai luoghi sfondo di alcuni film, e scene inedite di alcuni dei suoi lungometraggi più famosi.
Serie tv, Show e Film su NOW!"Sono molte le cose che non funzionano in questa sintesi che il canadese Pettigrew ha realizzato montando stralci di un'intervista fiume del '93, testimonianze e filmati d'epoca. Ma il piacere di vedere Fellini dirigere gli attori, parlare di sé e della fonte della sua ispirazione, e poi ascoltare delle tirannie cui sottoponeva gli attori, è assolutamente impagabile". (Paola Piacenza, 'Io Donna', 14 giugno 2003)"Bisogna riconoscere a Pettigrew di essersi comportato da ottimo interlocutore per un personaggio riconosciuto come un impareggiabile intervistato; e di averne tirato fuori, oltre a ricordi a volte inediti, considerazioni improntate a dolente saggezza. Sicché i pur simpatici interventi di Benigni, Sutherland ed altri risultano quasi superflui nell'articolazione di un discorso felliniano che traduce in termini colloquiali una lezione che va ben oltre il cinema". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 21 giugno 2003)"Montata con brani di film, ciak di lavorazione, interviste a collaboratori e attori e legata a filo doppio con le dichiarazioni di Fellini, 'Io sono un gran bugiardo' ha il merito di restituire l'immagine 'vera' del maestro riminese attraverso un racconto 'falso', dichiarato sin dall'esordio. Pettigrew capisce che Fellini è Fellini quando inventa, crea, costruisce, realizza con le parole il proprio mondo di fantasie e burattini, mostri e preti, artisti e poveracci, generali e saltinbanchi, zii matti e megere formose." (Dario Zonta, 'L'Unità', 19 giugno 2003)"Convinto di non dire tutta la verità, il grande Federico ci rivela il suo stupore di fronte a una foto, a un pezzo del suo cinema, quando spontaneamente si chiede chi sia l'autore di quello che sta vedendo. Si sofferma sull'oscuro abitatore che prende le redini della baracca, sul sentirsi in esilio lontano dai teatri di posa, sull'espressione di un sogno come operazione di alta matematica." (Enrico Magrelli, 'Film TV', 1 luglio 2003)
Attore | Ruolo |
---|---|
Federico Fellini | Se stesso |
Luigi Benzi | Amico d'infanzia |
Roberto Benigni | Ivo (repertorio) |
Terence Stamp | Toby Dammit (repertorio) |
Donald Sutherland | Casanova (repertorio) |
Italo Calvino | (repertorio) |
Tullio Pinelli | (repertorio) |
Rinaldo Geleng | Se stesso |
Dante Ferretti | Se stesso |
Giuseppe Rotunno | Se stesso |
Daniel Toscan Du Plantier | Se stesso |
Marcello Mastroianni | Giuseppe Mastorna (repertorio - n. ac.) |
Ennio Flaiano | (repertorio - non accred.) |
Ettore Manni | (repertorio - non accred.) |
Giulietta Masina | (repertorio - non accred.) |
Nanni Moretti | (repertorio - non accred.) |
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