TRAMA DUE VITE IN GIOCO
A Los Angeles Terry Brogan, un giocatore di calcio, è licenziato dalla sua squadra di cui è proprietaria la ricchissima signora Wyler: egli ha avuto un incidente a una spalla e non rende più come prima. Un suo amico-nemico, Jake Wise, gestore di un elegante locale notturno, per trovare un lavoro a Terry lo spedisce, dietro lauto compenso, nell'America centrale, dove pare si sia rifugiata Jessie, la figlia della signora Wyler, che è fuggita con cinquantamila dollari e dopo averlo accoltellato ad una gamba. Jessie, che è l'amante di Jake, viene ritrovata dall'improvvisato detective e i due sono presi da improvvisa passione favorita dalle bellezze naturali dello Yucatan. Los Angeles sembra lontanissima: là la madre di Jessie è ingolfata in dubbie speculazioni edilizie e ciò in combutta con Ben Caxton, il proprio avvocato, per suo conto compromesso in altri traffici con Jake Wise. Jessie rifiuta da sempre la sua possessiva genitrice, nè vuole ormai tornare dall'amante; da parte sua, Terry confida alla donna che egli stesso ha ceduto una volta alla volontà di Jake, lasciandosi convincere, dal punto di vista sportivo, nella scorretta faccenda di una partita truccata. A questo punto, l'allenatore della squadra arriva nello Yucatan per incarico di Jake, allo scopo di riportare a Los Angeles l'amante del suddetto; egli è armato e, in uno scontro, Jessie lo uccide, mentre Terry ne scarica il corpo in un bacino d'acqua. I due sono ormai palesemente nei guai, ma rientrano nella loro città. Dopo una serie di peripezie e di incidenti, mentre Jessie gli si è allontanata, Terry si rende conto della ragnatela di corruzione in cui tutti -da Ben agli altri- si trovano da molto tempo irretiti. Per di più, Jake possiede quanto basta a smascherare il passato comportamento del giocatore; ricatta quindi Terry e lo incarica di penetrare di notte nello studio legale di un giovane avvocato (anche questo dello staff di Ben), per rubare un gruppo di "dossiers" compromettenti. Sul posto, Terry constata che qualcuno lo ha preceduto: il legale è stato assassinato; a malapena riesce a sfuggire ad un killer che vorrebbe far fuori pure lui. La segretaria del defunto avvocato, Edie, trova anch'essa un misterioso cofanetto di documenti compromettenti e riesce, malgrado molti rischi, ad impossessarsene. Di questo ritrovamento Terry avverte Ben: è autentica "dinamite" e Ben Caxton dovrà pur tenerne conto se vuole evitare uno scandalo. Nel finale della vicenda, tutti i personaggi si incontrano di notte in cima ad una collina che domina Los Angeles, là dove è stato progettato un ricco villaggio residenziale promosso dalla signora Wyler e da Ben. Prima della posa della prima pietra, Jake verrà ucciso da un negro, che lavora nel suo locale ed intrallazza per lui. Jessie è obbligata a rientrare in famiglia e Ben promette a Terry ciò che più a questi preme, cioè di tornare a giocare in una squadra (tuttavia operante in un'altra città). Per questo dovrà rinunciare a Jessie (ma in avvenire, chissà...). In conclusione, il clima di corruttela e di loschi traffici continuerà a gravare con mille e mille ramificazioni e come una pesante coltre sulla bella Los Angeles.
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CRITICA DI DUE VITE IN GIOCO
"Il film conferma la vocazione di Hackford per gli spettacoli vecchio stile. Niente di particolarmente interessante. Si ricorda soltanto 'Against All Odds", la canzone di Phil Collins." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')"Le scene d'amore hanno una certa sensualità, ma il regista non governa con autorità la vicenda che si aggroviglia troppo nel doppio gioco." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')
