Chimera, film diretto da Pappi Corsicato, vede come protagonista l’illusionista Tomas (Tomas Arana). Per spiegare i segreti delle sue magie alla moglie Desiré (Marit Nissen), l’uomo ricorre ad una frase: "Noi crediamo solo in ciò che vogliamo e così siamo pronti a credere al falso se ci piace di più."
Secondo Tomas anche i rapporti umani sono basati su un sottile gioco di finzione e illusione: per dimostrarlo, racconta alla moglie la storia d'amore di Emma (Iaia Forte) e Sal (Tommaso Ragno), una coppia che dopo un lungo rapporto sta attraversando un periodo di crisi. Per cercare di salvare la relazione, i due si lasciano coinvolgere in strane situazioni di scambi di coppie. Delusi dall’esperienza, Emma e Sal decidono di ripartire da zero: simulano un primo incontro casuale e ripercorrono daccapo la loro storia d'amore…
"Scombinata ma visivamente affascinante operetta postmoderna sulla crisi coniugale, con scatti e dialoghi di fotoromanzo, sconnessioni e itinerazioni dalla 'nouvelle vague' sentimentale a fine anni '60, citazioni melò e intensi primi piani rubati a Bergman, jazz, classica e canzoni languide tra abbandoni, riprese e tormenti, perfino un'atmosfera che ricorda Cronenberg. Ci si diverte e ci si annoia. Uno stato fisico più che una storia da ricevere". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 6 aprile 2001) "Dal neorealismo al post-moderno. Pappi Corsicato, esponente della 'scuola napoletana', sbalordisce tutti con una pellicola estrema, snob, ipnotica. Una trance chiamata desiderio. 'Chimera' è quasi un meta-film nel quale la forma è il contenuto e il contenuto una formalità. Abiti anni '70, scenografie minimali, musica eclettica, una Napoli cabriolet e astratta, acute citazioni tra Douglas Sirk e Umberto Lenzi, recitazione volutamente impostata. Con Iaia Forte musa inquietante e cameo-icona di Franco Nero". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 6 aprile 2001)"Pappi Corsicato, napoletano, 41 anni, già autore di 'Libera', uno dei giovani registi italiani più interessanti e seducenti, parla d'amore in un film di stile perfettamente postmoderno. (...). Bellissime scenografie e musiche nello stile degli anni 50, ammirevole Iaia Forte in una parte e in un modo di recitare per lei inedito". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 aprile 2001) "Se il progetto non manca di seduzione, né nega ambizioni intellettualistiche, il risultato lascia a dir poco perplessi. Le situazioni da repertorio porno-soft, più imbarazzanti che eccitanti, vengono spalmate con uno strato continuo di ironia (...). Quel che non si riesce a capire, però, è l'oggetto su cui Corsicato esercita l'ironia in questione. Il melodramma? Il film erotico? La coppia, tout court? Nulla di tutto questo? Il risultato è spiazzante, è che un momento ti sembra di vedere la scena di un vecchio film di Robbe-Grillet; il momento successivo quella del nuovo film di Tinto Brass". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 aprile 2001)"Al di là della storia sentimentale, infarcita più volte di dialoghi imbarazzanti che sfiorano il ridicolo, il film ha un aspetto molto interressante legato al modo in cui è girato. (...) Un miscuglio di generi che viene rispecchiato anche dalla scelta delle musiche". (Pedro Armocida, 'Il Giornale', 3 aprile 2001)
Attore | Ruolo |
---|---|
Iaia Forte | Emma |
Tommaso Ragno | Sal/Tor |
Franco Nero | L'imprenditore |
Marit Nissen | Desiré |
Tomas Arana | Tomas |
Luciano Bartoli | Michele |
Angelica Ippolito | Dora |
Cristina Donadio | Patti Poni |
Mario Santella | Rigattiere |
Fabio Sartor | Toni |
Elisabetta Piccolomini | Moglie dell'imprenditore |
Branko Tesanovic | Max |