Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche è un film del 2001 diretto da John Moore.
Nel corso della guerra in Bosnia ed Erzegovina, l’ammiraglio Leslie Reigart (Gene Hackman) invia i tenenti della Marina Chirs Burnett (Owen Wilson) e Jeremy Stackhouse (Gabriel Macht) a compiere una missione di ricognizione.
A bordo del loro F/A-18 Super Hornet, i due americani sorvolano le montagne della Bosnia e fanno una scoperta sconcertante, fotografando alcune fosse comuni piene di cadaveri.
La loro incursione viene notata dal comandante serbo Sasha (Vladimir Mashkov), che dà ordine di abbattere l’aereo. Burnett e Stackhouse si trovano così intrappolati nel territorio nemico senza possibilità di fuga.
Le truppe di Sasha localizzano senza difficoltà i due marines e uccido Stackhouse che, a causa della ferita riportata a seguito dello schianto dell’aereo, non riesce a fuggire. Dopo aver contattato Reigart, Burnett inizia una rocambolesca fuga dai nemici mentre il suo superiore organizza un piano per recuperare l’uomo.
Dal momento che il governo serbo diffonde le immagini della falsa morte di Burnett, la NATO rifiuta a Reigart l’aiuto necessario per salvarlo. Burnett, intento a fuggire da Sasha che ha ricevuto l’ordine di ucciderlo dal dittatore Miroslav Lokar (Olek Krupa), recupera le foto che testimoniano l’esistenza delle fosse comuni. Grazie ad un gruppo di serbi, contrari al regime totalitario di Lokar, Reigart riesce a localizzare il soldato e si prepara ad infrangere ogni regola per riportarlo sano e salvo a casa…
"Patriottismo oltranzista, critica del pacifismo, onore, eroismo, sacrificio. Il film sembra un lungo spot a favore dell'arruolamento dei giovani americani: cosa tanto più scontata poiché realizzato in anticipo sull'11 settembre (...) Per un'ora e quaranta, Moore manipola senza ritegno lo spettatore con abili riprese montate a ritmo frenetico, senza lasciargli un attimo per riflettere su chi siano i buoni e chi i cattivissimi. Di eroi con sventolio di bandiere stelle-e-strisce come questo non se ne vedevano dai tempi di John Wayne e dei 'Berretti verdi'". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 dicembre 2001)"Ispirato al caso di Scott O'Grady, il 'plot' sta in tre righe. (...) ma ogni riferimento alla realtà viene saltato a piè pari dallo spottone patriottardo di Moore, che usa tutti gli espedienti delle vecchie serie B e del moderno cinema d'azione per semplificare, estremizzare, cartoonizzare la guerra nella ex-Jugoslavia, così maledettamente complicata, anzi 'incomprensibile'. Ma in tanta rozza propaganda ci sono almeno due sequenze davvero da antologia. La prima è l'abbattimento del caccia (...) La seconda, da non raccontare, è la scena che culmina con la scoperta delle fosse comuni. Anche questa, e non è certo un caso, ad alto coefficiente di tecnologia". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 gennaio 2002) "Muscolare mega spot della marina americana, con una sequenza aerea iniziale mozzafiato e un finale nazionalista involontariamente comico. In mezzo, il dramma della ricerca del commilitone disperso, ripreso da 'Rambo' (...) Il finale allinea l'intervento militare americano in Jugoslavia alle azioni fumettistiche di James Bond. Almeno una sequenza vale il biglietto: la fuga del jet supersonico inseguito dai missili, di parossistica e coinvolgente precisione. Si spara. Troppo". (Silvio Danese, 'Il Giorno' 11 gennaio 2002)"(...) L'aereo va fuori rotta, fotografa fosse comuni e movimenti di truppe serbe e viene abbattuto. Burnett sopravvive, ma è braccato dai soldati e da un cecchino-predatore. Da questo momento il film, tradotto in immagini il 'soggetto' annunciato dal titolo, si lancia, senza intreccio e con dialoghi risibili, in un rush effettato verso la salvezza che miscela la meccanica idiota dei videogame con una sorta di decathlon di guerra. Wilson non si scrolla di dosso quell'aria da comprimario, gli sceneggiatori praticano ogni codicillo dell'inverosimiglianza, il regista è al suo debutto, dopo aver impressionato i produttori con uno spot per un gioco della Sega". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 15 gennaio 2002)"Benché realizzato prima dell'attacco alle Torri di New York dell'11 settembre 2001, il film fa parte del nuovo cinema bellico che dovrebbe nutrire o contrastare il patriottismo americano. Ma le difficoltà sono molte: il vecchio kolossal guerresco non si può più fare, risulterebbe ormai autoironico e insopportabile; il nuovo stile, applicato a conflitti militari, non arriva oltre il videogioco nella sua carenza di principi, moralità, emozioni; la via di mezzo è inevitabilmente mediocre. In 'Behind Enemy Lines' si adotta il genere Stallone nella giungla o 'Salvate il soldato Ryan' (...). Come nei film di Stallone, il protagonista è insofferente dei compromessi necessari, vorrebbe combattere in modo aperto e diretto, disprezza le politiche di pace. Il regista debuttante John Moore gira in uno stile da videogioco veloce, frammentato, affannato, supercontemporaneo: eppure il film dà l´impressione di essere lungo, e nel suo patriottismo enfatico risulta antiquato, poco interessante". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 13 gennaio 2002)"'Behind Enemy Lines' vorrebbe essere un inno agli Usa come gendarmi del mondo: ne diviene, per assurdo, la parodia. Un decisivo contributo lo dà il regista, l'irlandese John Moore, scelto dai produttori per come aveva girato uno spot per la 'Sega' (in precedenza è stato operatore per Neil Jordan e Jim Sheridan, registi dai quali non ha imparato nulla in termini di finezz
Il film ha avuto tre sequel: Dietro le linee nemiche II- L’asse del male (2006), Dietro le linee nemiche III – Missione Colombia (2009) e Dietro le linee nemiche – Seal Team 8 (2014).
Il film è ispirato alla storia del capitano dell’aviazione americana Scott O’Grady, che nel 1995 precipitò in Bosnia e sopravvisse sei giorni nel territorio nemico prima di essere recuperato dai Marines.
Il ruolo di Burnett fu inizialmente offerto a Matthew McConaughey.
Attore | Ruolo |
---|---|
Gene Hackman | Ammiraglio Reigart |
Owen Wilson | Tenente Chris Burnett |
David Keith | Capitano O'Malley |
Gabriel Macht | Stackhouse |
Charles Malik Whitfield | Rodway |
Joaquim de Almeida | Piquet |
Eyal Podell | Sottuff. Kennedy |
Olek Krupa | Lokar |
Vladimir Mashkov | Tracker |
Marko Igonda | Bazda |
Geoff Pierson | Ammiraglio Donnelly |
Shane Johnson | Operatore Red Crown |
Elizabeth P. Perry | Operatore Red Crown |