After Work, film diretto da Erik Gandini, è un documentario incentrato su come la maggior parte dei lavori o in generale dei posti di lavoro presenti oggi, scomparirà in un prossimo futuro, ovvero tra qualche decennio, a causa della tecnologia. Quest'ultima ha già superato ogni capacità umana, portando l'uomo a una profonda riflessione: ripensare il ruolo del lavoro nella su vita.
La tecnologia permetterà quindi all'uomo di avere più tempo libero a sua disposizione. Ma siamo davvero pronti per un eccesso di tempo? Attraversando i quattro continenti, il documentario descrive paese ed esistenze molte diverse: c'è chi trascorre a malapena del tempo al di fuori del lavoro, chi, invece, riesce a fare il bagno nel tempo libero. Tramite le storie di vita di questi personaggi il film ci catapulta in una tensione esistenziale tra ciò che già è e ciò che tra pochi anni potrebbe essere.
Tema sempre più centrale nel dibattito pubblico, specie dopo lo sconquasso della pandemia e l'irrompere di automazione e intelligenze artificiali, questo documentario fa molte domande sul rapporto passato, presente e futuro tra tempo di vita e tempo di lavoro. Il capitalismo continuerà a sfruttare senza pietà il lavoratore? La tecnologia renderà gli umani irrilevanti? Ci sarà un reddito universale di cittadinanza? E cosa faremo quando saremo liberi dal lavoro, se lo saremo? Le risposte di Gandini - che si appoggia alle immagini di Fredrik Wenzel, DOP di Ruben Östlund, e che è abile e distaccato nella sua ricognizione - sono poche, evasive, implicite. Tocca a noi rispondere, come individui e società. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
After Work: leggi la nostra recensione completa del film
Liberamente ispirato dagli scritti sull’ideologia del lavoro di Roland Paulsen.
Presentato in anteprima italiana al Biografilm Festival.
Attore | Ruolo |
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Noam Chomsky | filosofo |