Sanremo 2022, Roberto Saviano Stasera Ospite a titolo Gratuito: lo scrittore ricorderà le stragi di Capaci e Via D'Amelio
Tra i super ospiti del Festival di Sanremo di stasera giovedì 3 febbraio c'è Roberto Saviano. Ecco di cosa parlerà lo scrittore.
Tra i super ospiti della terza serata di giovedì 3 febbraio del Festival di Sanremo si legge il nome di Roberto Saviano. Lo scrittore non ha certo bisogno di presentazioni ma, oltre al romanzo Gomorra che lo ha reso famoso, è bene ricordare il costante lavoro che svolge attraverso la letteratura e i reportage d'inchiesta per raccontare la realtà della criminalità organizzata sul territorio italiano. Ha collaborato con le più importanti testate giornalistiche del mondo, dal Washington Post al New York Times, da El Pais a Der Spiegel, scrivendo articoli sul tessuto criminoso del nostro paese. Dal 2006 vive sotto scorta per le minacce di morte ricevute dai clan.
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Amadeus ha invitato Roberto Saviano offrendogli uno spazio nella scaletta della terza serata di Sanremo 2022 per commemorare due delle stragi che hanno sconvolto l'Italia segnando la storia del nostro paese: la strage di Capaci con l'assassinio del giudice Giovanni Falcone in un attentato che ha lacerato anche le vite della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, e la strage di Via D'Amelio con l'uccisione del giudice Paolo Borsellino e dei suoi agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Quest'anno ricorre il trentennale di quei terribili eventi.
Sanremo 2022: le parole di Roberto Saviano in arrivo al Festival
Stasera a Sanremo si prenderà il tempo necessario per il suo monologo, Roberto Saviano. E lo farà a titolo gratuito, dunque senza percepire alcun compenso per la sua partecipazione. Sui suoi account social, lo scrittore a postato queste parole:
Giovedì 3, sarò a Sanremo per raccontare Falcone e Borsellino. Il palco dell’Ariston ha da sempre qualcosa che mi attira senza scampo. Sarà per la certezza in qualche modo confortante di ritrovarlo tutti gli anni, sarà per la sensazione che davanti allo schermo si riuniscano proprio tutti, la settimana di Sanremo non sono mai riuscito a considerarla come tutte le altre. Sanremo l’ho visto, ci ho cantato insieme, l’ho rifiutato, l’ho beffeggiato, l’ho odiato, l’ho sostenuto.
Andarci, per me, è un grande momento di responsabilità. Trent’anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Racconterò questo, e racconterò anche dei testimoni di giustizia. Ci tengo moltissimo a poter citare su quel palco una storia tra quelle che mi sono più care: quella di chi, scegliendo, scegliendo di prendere parte, scegliendo di assumere su di sé la responsabilità del cambiamento, si è esposto. Ma non anticipo altro qui di quello che dirò giovedì sera…
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