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Purché finisca bene: ritorna dall'8 dicembre su Rai 1 l'appuntamento con una nuova serie di commedie romantiche

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È stata presentata la sesta serie di una collana molto amata dal pubblico, Purché finisca bene, con 4 nuovi film tv dall'8 dicembre in prima serata su Rai 1.

Purché finisca bene: ritorna dall'8 dicembre su Rai 1 l'appuntamento con una nuova serie di commedie romantiche

Prende il via giovedì 8 dicembre, alle 21. 25 su Rai 1, la sesta stagione di una collana di tv movie molto amata, Purché finisca bene, che presenta quattro nuove commedie sentimentali, come da titolo a lieto fine, con alcuni dei più bravi protagonisti della fiction contemporanea, giovani e veterani. Quattro storie romantiche, che fanno bene al cuore ed escono nel periodo delle feste natalizie per consolarci delle amarezze della vita e del periodo difficile che stiamo attraversando. A presentare alla stampa questa nuova edizione erano presenti alcuni dei protagonisti assieme ai registi: Chiara Celotto ed Alessio Lapice (prima serata: Diversi come due gocce d'acqua, diretto da Luca Lucini), Sara Lazzaro e Alessio Vassallo (secondo film, Se mi lasci ti sposo, in onda il 15 dicembre, diretto da Matteo Oleotto), Lucrezia Lante della Rovere, Emanuela Grimalda e Andrea Pennacchi (La fortuna di Laura, 22 dicembre, regia di Alessandro Angelini), Euridice Axen, Chiara Francini e Cristiano Caccamo (Una scomoda eredità, 29 dicembre, regia di Fabrizio Costa). Non si parla solo di amore tra partner, ma anche di sorellanza, genitori e figli in queste quattro storie, che sono un po' commedie e un po' favole con quel risvolto sentimentale di cui abbiamo bisogno ma che troppo spesso sacrifichiamo nella vita quotidiana. Entreremo nel merito dei singoli film nella presentazione dei singoli titoli, ma durante l'incontro di stamani la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati e l'ex direttore generale Rai Agostino Saccà, ora presidente di Pepito Produzioni, ci hanno tenuto a spiegare quali sono i temi e le motivazioni che hanno portato la Rai a raccontare queste storie e quali sono le novità.

Ammirati in particolare ha detto che “abbiamo bisogno di amore e leggerezza, noi consideriamo questi film un regalo di Natale, le strenne che diamo al nostro pubblico che si è molto allargato e che comprende anche quello del digitale. C'è stato un grande sforzo produttivo ma soprattutto di scrittura. La commedia è l'arte più complicata, molto più di dramma, non è stato facile mettere insieme quattro storie dove ci sono destini incrociati e i topoi della commedia come l'equivoco, il doppio, il ribaltamento. Ci siamo riusciti grazie ai registi e a un grande cast di giovani donne e ragazzi che vi faranno sognare”. Nel corso del suo lungo intervento, Saccà ha ribadito che “fare la commedia sentimentale è difficilissimo, soprattutto in questa contemporaneità cinica, che ha perso l'innocenza, che è la base di queste storie: raccontiamo una storia vera, o verosimile, che ci porta a sognare e per farlo bisogna che da parte dello spettatore ci sia questa innocenza. Viviamo in un tempo frequentato da quello che Nietzsche chiamava “l'ospite inquietante”, il nichilismo, e per mettere in crisi questo scetticismo, il non credere in nulla, servono scrittori capaci di innescare il sogno, di silenziare la parte razionale del cervello e lasciare spazio a quella irrazionale. È il miracolo di queste storie dove se l'innocenza è perduta ne resta la nostalgia, che va stimolata con la scrittura”.

Se Alessio Lapice e Chiara Celotto (vista di recente in Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso), due dei migliori giovani attori attualmente in Italia, parlando del loro film (Diversi come due gocce d'acqua) si soffermano sul tema dell'incomunicabilità che unisce i loro personaggi, che non riescono a farsi ascoltare dai genitori e non hanno il coraggio di dire cosa vogliono, Sara Lazzaro e Alessio Vassallo (Se mi lasci ti sposo) parlano della precarietà lavorativa ma soprattutto emotiva che affrontano i personaggi e che fanno del loro film (che ha anche un risvolto fantasy) quello in un certo senso più social, sia pure con una svolta molto romantica.

È entusiasta del suo personaggio in La fortuna di Laura, Lucrezia Lante Della Rovere, che dichiara di voler “invecchiare facendo la commedia perché di ruoli drammatici ne ho fatti fin troppi” e adora il suo personaggio fuori di testa, incapace di ascoltare il mondo ma solo di combinare casini, che cambierà grazie alla sua pragmatica colf (Emanuela Grimalda) e al fratello di lei, interpretato da Andrea Pennacchi che ha detto di non aver fatto nessuna fatica a innamorarsi di Lucrezia, tanto che, dice scherzoso, “non ho dovuto neppure recitare”. L'ultimo film, Una scomoda eredità, vede confrontarsi Diana e Gaia, le rispettive figlie di una coppia di amanti, che non potrebbero essere più diverse, sono interpretate da Euridice Axen (figlia del grande attore Adalberto Maria Merli) e Chiara Francini. Rigida e con la mania del controllo la prima, la seconda vivace e carnale, ma con un dolore che contraddistingue entrambe e che le porta ad azzuffarsi ma anche a conoscersi meglio. Nel cast come interesse amoroso c'è anche Cristiano Caccamo.

Tra gli attori dei film, ambientati in varie città italiane, a partire da Napoli, oltre ai presenti vedremo molti volti noti, tra cui citiamo almeno la coppia (nella vita) Giovanni Esposito e Susy Del Giudice, Thomas Trabacchi, Raiz, Rosalia Porcaro, Pia Engleberth, Paolo Calabresi, Marina Massironi, Bebo Storti, Ilaria Rossi, Roberto Zibetti, Mariangela D'Abbraccio, Mariella Valentini, Cesare Bocci e molti altri. Per chi ha ancora voglia di sognare, dunque, appuntamento da giovedì 8 dicembre in prima serata con le nuove romantic comedy di Purché finisca bene.

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  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
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