Mascarìa: stasera su Rai 1 il film tv con Fabrizio Ferracane per la Giornata della Legalità
Va in onda stasera su Rai 1 in prima serata per la Giornata della Legalità il film di Isabella Leoni con Fabrizio Ferracane, Manuela Ventura e Fortunato Cerlino, Mascarìa, che racconta la lotta di un imprenditore contro il pizzo.

Va in onda stasera 23 maggio su Rai 1 in prima serata per la Giornata della Legalità il film tv Mascarìa, diretto da Isabella Leoni e interpretato nei ruoli principali da Fabrizio Ferracane, Manuela Ventura, Christian Roberto e Fortunato Cerlino. La storia è di fantasia ma ispirata a fatti di cronaca e a quella di tanti imprenditori costretti a sottostare all'odioso ricatto del pizzo, che decidono di ribellarsi agli estorsori mafiosi. Diretto con stile quasi da thriller, è un film che rende benissimo lo smarrimento e le paure del protagonista, la sua angoscia per essere finito in una trappola e la determinazione a uscirne, tutelando al tempo stesso la sua famiglia e i suoi dipendenti. La storia di Pietro Ferrara, raccontata in Mascarìa, non ha un lieto fine, ma l'esempio della sua onestà e del suo coraggio verrà trasmesso ai figli e alle persone che vivono il suo stesso incubo e che continueranno la lotta per un mondo migliore, in cui fatti del genere non accadano più.
Mascarìa: la trama
Pietro Ferrara è un costruttore siciliano che per poter lavorare è costretto come tanti a pagare il pizzo. Ma un giorno si fa coraggio e denuncia. È una rivoluzione: i mafiosi che lo vessavano vengono arrestati e per la prima volta condannati a molti anni di prigione. Pietro, di natura schivo e riservato, diventa il volto della clamorosa vittoria. La vendetta dei mafiosi arriva nel modo più subdolo quando Rizzo, il capomafia che per anni lo aveva taglieggiato e che Pietro fra l’altro aveva frequentato da ragazzino, lo accusa pubblicamente di essere stato suo socio in affari. Sono solo fandonie, puro fango, ma ormai Pietro è mascariato (calunniato) e, incredibilmente, viene rinviato a giudizio per associazione mafiosa. Da accusatore è diventato imputato. E come tale deve difendersi, resistere: per sé, per i suoi dipendenti e soprattutto per la sua amata famiglia. Al suo fianco, c’è l’avvocato Baldani, esperto in processi di mafia, che sarà costretto a ridefinire di continuo la propria strategia difensiva, diventando per Pietro una fonte di sostegno che va oltre il rapporto professionista – cliente. Inevitabilmente le difficoltà di Pietro si ripercuotono sulla vita della famiglia. La moglie Mimma coltiva il sogno di trasferirsi in un’altra regione per costruire una vita diversa per i suoi figli. È una donna innamorata e premurosa, ma anche forte e lungimirante. La roccia a cui tutti si aggrappano. Dei tre figli, il maggiore, Riccardo, è quello che più si scontra con il padre, soprattutto quando e Pietro, preoccupato di possibili ritorsioni da parte della mafia dopo la denuncia, tende a limitare la sua libertà di movimento. Riccardo ha un carattere ribelle e vive una vita serena, senza sapere nulla dei guai del padre. Ma un giorno scoprirà la verità e, da ragazzo sensibile qual è, saprà schierarsi dalla sua parte. Al punto che, diventato adulto, sarà lui a prendere in mano l’azienda del padre, cercando di tenerla a galla nonostante gli ostacoli che il sistema giudiziario pone sul loro cammino. Primo fra tutti, l’esclusione dalla white list, con la conseguente impossibilità di lavorare negli appalti pubblici, in quanto Pietro è coinvolto in un procedimento giudiziario per mafia. Proprio lui, che per combattere la mafia ha messo in pericolo l’azienda, la sua vita e persino la famiglia, si vede negare l’accesso al lavoro.

Mascaria: il cast
A interpretare Mascarìa, scritto da Maura Nuccetelli e Giancarlo Germino, oltre a Fabrizio Ferracane, che è Pietro Ferrara, ci sono Manuela Venturi nel ruolo della moglie, Christian Roberto e Flavia Orecchio in quello dei figli, mentre Fortunato Cerlino è l'avvocato che combatte strenuamente al fianco del protagonista. E ancora: Costantino Comito che è Rizzo, ex amico d'infanzia e aguzzino di Ferrara, Gaetano Aronica (il commissario Trabia) e Andrea Tidona (Don Giorgio).

Note di regia di Isabella Leoni
"La calunnia disdegna i mediocri e si afferra ai grandi". (Francesco Crispi). Questo film nasce dall’urgenza di raccontare una storia di un uomo coraggioso che ha saputo ribellarsi alle richieste e alle minacce della mafia diventando vittima di un “mascariamento”. Mascariare in siciliano significa tingere con il carbone e lasciare un segno indelebile. Il segno del sospetto che finirà per annientare il destinatario. Pietro Ferrara, il nostro protagonista, a seguito della sua denuncia viene delegittimato moralmente dai suoi avversari subendo per questo l’abbandono sociale, economico e istituzionale. Si spegnerà lentamente nei lunghi anni estenuanti di accuse infondate e di lotte con i suoi fantasmi interiori. Ma la storia non finirà con lui, perché suo figlio e la sua famiglia continueranno a portare avanti l’azienda, ispirati da quei valori che Pietro per tutta una vita aveva cercato di trasmettere. Il film è un racconto delicato e intimo che quando si apre mostra le ferite, le passioni, le paure e anche le amicizie fraterne, l’amore per la famiglia e per il lavoro. La narrazione ha seguito una chiave etica dei comportamenti cercando di cogliere gli sviluppi psicologici dei personaggi con piccoli gesti o sguardi. Attraverso l'emotività del nostro protagonista osserva la profondità delle relazioni familiari, i momenti speciali della vita di tutti i giorni e lo spaccato sociale con una naturalezza a volte brutale, ma sincera. La passione e il coinvolgimento di tutti gli attori e del cast tecnico sono stati una grande spinta motivazionale, il mio grazie va a loro che hanno portato in questo lavoro bravura artistica insieme ad incredibili qualità umane.
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