Una tomba per le lucciole (La Tomba delle Lucciole è il titolo italiano della riedizione del 2015, con un nuovo doppiaggio) è un film di animazione del 1988 diretto da Isao Takahata e tratto dal romanzo autobiografico di Nosaka Akiyuki.
Ambientato a Kobe durante l'estate del 1945, verso la fine della seconda guerra mondiale, quando le forze armate americane intensificano i bombardamenti con bombe incendiarie sul Giappone, il film vede protagonista Seita, un ragazzino di 14 anni che con la sorellina Setsuko di 4 anni tenta di sfuggire alla morte cercando di raggiungere il rifugio antiaereo insieme al resto degli abitanti del suo villaggio.
Immensi incendi distruggono la città ed interi villaggi, le cui case sono state costruite principalmente in legno. Il padre, ufficiale della marina imperiale giapponese, è impegnato in guerra e la madre, in quanto malata di cuore, è partita poco prima verso il rifugio. Purtroppo lungo la strada è rimasta vittima di un esplosione riportando gravi ustioni su tutto il corpo ed è stata ricoverata in un capanno allestito per ospitare temporaneamente i feriti.
Seita viene avvisato e si precipita al capezzale della madre nei suoi ultimi momenti di vita.
Per le strade del villaggio, dopo il bombardamento, gli abitanti cercano tra le vittime i propri parenti sopravvissuti. Una zia dei due bambini li ospita a casa; la parente malgrado abbia deciso di tenerli a casa, evidenzia una certa insofferenza dimostrandosi una persona insensibile e che non perde occasione per rimproverarli, nonostante veda Seita occuparsi della sorellina piccola e delle sue necessità.
All'ennesimo rimprovero della zia per futili motivi, decide di andare via da quella casa con la sua sorellina. La zia non batte ciglio anzi, sembra sollevata. I due bambini trovano vicino al mare un riparo e cercano con quelle poche cose che sono riusciti a trasportare con sé, di renderlo il più confortevole possibile. I giorni passano e la situazione per le due creature innocenti di fronte alla miseria che dilaga è sempre più drammatica...
È stato lo stesso Takahata ha rivelare come il romanzo di Akiyuki Nosaka lo abbia colpito nel profondo, ricordandogli il drammatico periodo della Seconda guerra mondiale e dei bombardamenti che distrussero le maggiori città giapponesi. Fu proprio questa profonda commozione a convincerlo a trasformare il romanzo in un film d'animazione.
Nel 1994 il regista ottiene due premi importanti al Chicago International Children's Film Festival e sono per il miglior film d'animazione e per i diritti dei bambini.