Durante una passeggiata sulla via Appia, due innamorati notano un'antica statua, rappresentante un romano dall'aspetto imponente. Alla domanda della ragazza, il giovanotto risponde che si tratta d'un romano qualunque. Appena i due se ne vanno, però, la statua, scesa dal piedistallo, rievoca la carriera politica del personaggio che raffigura. Di ritorno dalla Siria, Tizio, seguace di Pompeo e innamorato di Livia, figlia del ricco mercante Caio, apprende che Pompeo è morto e Cesare si è impadronito del potere. Temendo le rappresaglie dei partigiani di Cesare, Caio scaccia Tizio e proibisce a Livia di vederlo, mentre accoglie in casa sua il seguace di Cesare, Sempronio. Caduto Cesare sotto i colpi dei congiurati, tornano alla ribalta i pompeiani. Ora tocca a Sempronio nascondersi, mentre Caio cerca di ingraziarsi Tizio. Ma poi le cose si guastano: si scopre Sempronio, nascosto nella cantina di Caio. Per ragioni diverse, Caio, Tizio e Sempronio finiscono in prigione. Caio, grazie alla sua abilità, ne esce presto: coll'appoggio della figlia di Pompeo, Tizio e Sempronio evadono dalla prigione e si rifugiano nel tempi di Iside. Il nipote di Cesare riafferma il potere e Sempronio torna in auge ... Finito il suo racconto, la statua si congeda e rimonta sul piedistallo.
"Tra i vari film parodistici ispirati ad epoche passate, questo ideato dal duo umoristico Marchesi e Metz e diretto da Pozzetti, non è tra i peggiori e ha anzi qualche spunto comico di indubbio effetto. Brioso il dialogo e vivace e spigliata l'interpretazione". (Alberto Albertazzi, 'Intermezzo, 16, 31 agosto 1952).
Attore | Ruolo |
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Nino Taranto | Tizio |
Aroldo Tieri | Sempronio |
Virgilio Riento | Caio |
Franca Marzi | Livia |
Tamara Lees | Figlia di Pompeo |
Ciro Berardi | Il prefetto |
Adriana Gallandt | Cornelia |
Fioretta Metz | La danzatrice egizia |