LA TRAMA DI THE GOLDEN BOWL
Due matrimoni si intrecciano in maniera complessa in Inghilterra tra il 1903 e il 1909. Maggie, figlia di Adam Verver, un magnate americano collezionista d'arte, sta per sposare il principe Amerigo, un aristocratico italiano che ha perso tutte le sue proprietà. Amerigo accompagna Charlotte Stant, la sua ex amante, anche lei priva di mezzi, a comprare il regalo di nozze per Maggie. Trovano una coppa d'oro, la ritengono falsa e non l'acquistano. Per ironia della sorte Charlotte sposa Adam Verver. Si costituisce, così, una strana grande famiglia in cui il principe e Charlotte riprendono la loro relazione certi di superare in astuzia i rispettivi consorti. Ma sarà Maggie a prendere il controllo della situazione e il padre Adam a chiudere in maniera sorprendente l'intera vicenda.
RECENSIONE
"Le scenografie, sublimi ed elaborate, e i costumi, più belli che se fossero d'epoca, non bastano a fare un film. Purtroppo, infatti, la storia manca di ritmo". ('Premiere')."Come capita spesso, anche in questo caso la cornice edoardiana - curatissima, elegantissima, sontuosa, e quindi bellissimi costumi, case stupende, fotografia da capogiro di Tony Pierce Roberts - è più importante del quadro che, così quintessenziato, diventa un aneddoto poco importante. E anche gli interpreti, in questo cast di lusso, riescono a fare poco, a parte la dolce Maggie, interpretata con intensità da Kate Beckinsale. Nick Nolte, nel ruolo del multimiliardario Verver, è pochissimo espressivo. Jeremy Northam, che fa l'italiano perché è bruno, cerca di dare dignità a una figura ambigua e non simpaticissima. Angelica Huston, nel ruolo dell'amica che ama tirare i fili delle vite altrui, intriga troppo. Quanto a Uma Thurman, che non ci risparmia smorfie e manierismi, è così pestifera senza sfumature che siamo ben contenti quando la vediamo levarsi di torno e ritornare per sempre in America con il suo legittimo consorte". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 22 ottobre 2000)."Al terzo adattamento di un romanzo di James, Ivory dovrebbe sapere come non limitarsi a trine e boiserie. Invece la complessità dei simbolismi e la rete di riferimenti sottilmente tessuti dallo scrittore americano qui diventano un Bignami di psicologia. (M.Laura Giovagnini, 'Io Donna', 21 ottobre 2000)
SOGGETTO DI THE GOLDEN BOWL
ROMANZO OMONIMO DI HENRY JAMES (1904)
INTERPRETI E PERSONAGGI DI THE GOLDEN BOWL