Striptease, film diretto da Andrew Bergman, vede protagonista Erin Grant (Demi Moore), una trentenne particolarmente affascinante e soprattutto molto sexy. La donna ha da poco divorziato da suo marito Darrell (Robert Patrick), un informatore della narcotici alquanto psicopatico, al quale però viene affidata la figlia di sette anni, Angela (Rumer Willis), per via della sua migliore situazione economica. A peggiorare ulteriormente le cose arriva un’altra brutta notizia: Erin, infatti, viene licenziata su due piedi dal suo incarico di segretaria dell'FBI. La donna vuole riottenere a tutti i costi la custodia della figlia ma, per farlo, ha bisogno di guadagnare soldi e in fretta.
Decide così di esibirsi all'Eager Beaver, un locale di striptease, dove attira l’attenzione morbosa di David Dilbeck (Burt Reynolds), un vecchio deputato repubblicano, geloso di lei al punto da aggredire tutti i suoi ammiratori. Tra questi c’è Malcolm Moldovsky (Paul Guilfoyle) che, per aiutare la spogliarellista, decide di ricattare il senatore costringendolo ad aiutare Erin con la questione dell’affidamento, pena l’invio alla stampa delle foto dell’uomo nello strip-bar. Tuttavia il politico, che ha a che fare con il clan criminale dei "Rojo”, ordina ai suoi scagnozzi di fare fuori Malcolm. A occuparsi delle indagini è il detective Al Garcia (Armand Assante), che si avvicina sempre di più alla spogliarellista e cerca di proteggerla. Questa, nel frattempo, stringe un nuovo accordo con Dilbeck: se lui la aiuterà a riprendersi sua figlia, lei gli farà uno striptease privato sul suo yacht "Big Sugar". Il senatore accetta ma decide che, a spogliarello concluso, farà uccidere la donna. Tutto si complica quando sulla nave sale anche l’ex marito di Erin…
Tra cadeveri che affiorano dal lago e serpenti che si avvitano attorno al collo di spogliarelliste sceme, Striptease va avanti per quasi due ore rotolandosi su un copione inesistente. C'è da sperare che Demi Moore, reduce da una serie di tonfi commerciali, non abbia preso troppo sul serio la faccenda: e comunque è difficile dire di no ad un ingaggio di venti miliardi di lire. Ma sulla qualità del suo spogliarello ci sarebbe da ridire. Pur coraggiosa nell'esporsi in tanga, sventolando le tette davanti allo specchio o di fronte al pubblico, l'attrice non suscita pensieri particolarmente audaci. Era molto più sexy quando, capelli corti e tuta jeans, interpretava la vedova inconsolabile di Ghost. (L'Unità, Michele Anselmi, 11/9/96)
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Carl Hiaasen. La pellicola non è stata ben accolta dalla critica, aggiudicandosi ben 6 Razzie Awards (1996).
La bambina che nel film interpreta il ruolo della figlia di Demi Moore, Angela, è in realtà la sua vera figlia.
Tratto dal libro di Carl Haasen edito in Italia da Sperling & Kupfer
Attore | Ruolo |
---|---|
William Hill | Jerry Killian |
Armand Assante | Al Garcia |
Matthew Baron | Paul Guber |
Gary Basaraba | Alberto |
Teddy Bergman | Andy |
Antoni Corone | Nico |
Frances Fisher | Donna Garcia |
Siobhan Fallon | Rita |
Kimberly Flynn | Ariel Sahron |
Jerry Grayson | Orly |
Paul Guilfoyle | Malcolm Moldovsky |
Anthony Jones | Pierre |
Demi Moore | Erin Grant |
Robert Patrick | Darrell Grant |
Stuart Pankin | Alan Mordecai |
Pandora Peaks | Urbana Sprawl |
Burt Reynolds | David Dilbeck |
Ving Rhames | Shad |
Rena Riffell | Tiffany Glass |
Gianni Russo | Willie Rojo |
Dina Spybey | Monique Jr. |
Robert Stanton | Erb Crandal |
Louis Seeger Crume | Giudice Fingerhut |
Rumer Willis | Angela |
Eduardo Yanez | Chico |
Pasean Wilson | Sabrina Hepburn |
José Zúñiga | Chris Rojo |
Barbara Alyn Woods | Lorelei |