Save the Last Dance è un film di genere Romantico/Drammatico/Musicale, del regista Thomas Carter uscito nelle sale italiane nel 2001.
Sara Johnson (Julia Stiles), una promettente ballerina bianca di un liceo nella periferia di Chicago, spera di essere ammessa per studiare alla Juilliard School, una delle principali scuole di musica, arti e spettacolo del mondo con sede nella Grande Mela.
Sara invita sua madre a vedere la sua esibizione per l'audizione che però non ha l'esito sperato. Scopre subito dopo la prova che sua madre è stata coinvolta in un incidente mortale probabilmente proprio a causa della fretta di arrivare per tempo al provino.
Sara è sconvolta e vive con un gran senso di colpa rinunciando per questo al ballo. Si trasferisce dal padre jazzista che fino a quel momento non aveva ancora conosciuto e inizia a frequentare una scuola del centro città nella parte sud di Chicago, frequentata maggiormente da ragazzi di colore.
Nella sua nuova scuola, fa presto amicizia con Chenille (Kerry Washington), una madre single che ha problemi con il suo ex fidanzato.
Una sera Chenille invita Sara in una discoteca, dove ha la sua prima esperienza di danza con ritmi hip hop e conosce il fratello di Chenille, Derek (Sean Patrick Thomas), un teenager afroamericano ballerino di hip hop che ha alle spalle un passato difficile e che è ora uno studente che sogna di frequentare la Georgetown Medical School.
Derek decide di aiutare Sara a sviluppare le sue abilità di ballo incorporando più hip hop nel suo stile fino ad allora molto più classico. Sara si confida con lui riguardo la morte di sua madre e ai suoi sogni, ormai spenti, di diventare una ballerina ed entrare a far parte della Julliard School.
Derek la aiuta e prova a convincerla a portare avanti il suo progetto di vita, senza darsi per vinto fin tanto che Sara non accetta di ripresentarsi su quel palco; tra i due nascerà una intensa storia d'amore, ancorché ostacolata per motivi razziali da un lato dagli amici afroamericani di Derek e dall'altro dal padre di Sara.
"Tanto più triste appare dunque l'esito di un film finto-trasgressivo come questo, in cui gli scorci urbani si perdono in una noia mielosa e dopo 10 minuti si può indovinare a occhi chiusi lo svolgimento. Quel che non ci si aspetta è la totale delusione della parte ballata. Già perché i due protagonisti, modesti come attori (quando Julia Stiles medita sulla morte della madre è catatonica), sono anche 'doppiati' nelle parti ballate più difficili, e il clou con l'esibizione di lei stile 'Flashdance' è tremendo almeno quanto il montaggio alternato iniziale (incidente d'auto/piroetta)". (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 12 settembre 2001) "L'amore di Derek e Sara non è immediato né esplosivo: nasce tra la diffidenza e si sviluppa in un ambiente ostile, cementato dalla solidarietà e da una vera amicizia. E, senza la pretesa di lanciare messaggi o di tracciare nuovi percorsi, questo film riesce a dire due o tre cose oneste e sentite sui ragazzi e le ragazze, non solo americani....". (Luisella Angiari, 'Duel', 12 settembre 2001) "Sorpresa: c'è in giro un piccolo film commerciale americano di successo che è anche un buon film. E' una di quelle favole che abbiamo già visto mille volte, ma per sobrietà di regia e di scrittura centra due o tre punti chiave senza rintronare lo spettatore. E riesce perfino a dire qualcosa sul mondo che racconta e sulle leggi non scritte ma ferree che lo governano, usando tutti i codici del prodotto di intrattenimento senza farsene usare. (...) Il bello è che Carter racconta concentrandosi sull'essenziale, senza strafare, sorretto da una colonna sonora ricca ma mai invadente. E l'emergente Julia Stiles, impossibile unione di forza e grazia, tenerezza e durezza, già notata in 'Hamlet 2000' ma anche in filmetti giovanilistici, conferma le sue doti non comuni. Datele l'occasione giusta e la vedremo la sera degli Oscar". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 17 settembre 2001) "Bella musica, vicenda banale (...) Il film è prodotto dalla Mtv films, all'inizio della sua attività cinematografica, intenzionata a realizzare 'storie che trovino riscontro tra il pubblico di Mtv'. C'è da augurarsi che questo pubblico abbia gusti meno primari, ma nel film si balla molto, si sente molta musica: forse può bastare". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 21 settembre 2001)
Le riprese del film sono state interamente effettuate a Chicago nel periodo che va dal 21 Novembre 1999 al 18 Febbraio del 2000.
La pellicola è costata 13 milioni di dollari e ne ha incassati oltre 91.
Il film vinse 2 MTV Movie Awards nel 2001: miglior bacio tra Sean Patrick Thomas e Julia Stiles e miglior performance rivelazione per Thomas.
Nel 2006 uscì nelle sale il sequel "Save the last dance 2" film di David Petrarca con Izabella Miko e Columbus Short.
Derek (Sean Patrick Thomas): Credevo ti sarebbe piaciuto. Sara (Julia Stiles): È così. Derek: Dalla faccia direi di no. Sara: Scusa, non devi pensare che non mi sia divertita. Al contrario. Solo che il balletto non fa più parte della mia vita. Derek: Non capisco. Una mattina ti sei svegliata e hai deciso di sprecare il tuo talento? Sara: Che ne sai se ho talento. Perché hai visto quel mio giochetto con la gamba? Derek: Ho visto il tuo sguardo quando lo facevi. Lo stesso che avevi stasera: perso e felice. Perciò se vuoi dirmi qualcosa sulla tua decisione, almeno dimmi qualcosa di reale. Sara: E se io non volessi essere reale... L'unica cosa che voglio è svegliarmi e rivedere mia madre. E che le cose tornino com'erano come quando la mia vita aveva un senso. Ma questo non accadrà ed è tutta colpa mia. Solo mia.
Attore | Ruolo |
---|---|
Julia Stiles | Sara |
Sean Patrick Thomas | Derek |
Kerry Washington | Chenille |
Fredro Starr | Malaki |
Terry Kinney | Roy |
Bianca Lawson | Nikki |
Vince Green | Snookie |
Garland Whitt | Kenny |
Elisabeth Oas | Diggy |
Cory Stewart | Lip |
Jennifer Anglin | Glynn |
Doroty Martin | Momma Dean |
Kim Tlusty | Lindsay |
Felicia Fields | La Donna Sul Treno |
Ora Jones | Mrs Gwynn |
Kevin Reid | Wonk |
Andrew Rothenberg | Giudice Stern |
Mekdes Bruk | Lakisha |
Tab Baker | Mr Campbell |
Artel Jarod Walker | Arvel |