Ribelli per caso, film scritto e diretto da Vincenzo Terracciano, racconta la storia di Adriano (Antonio Catania), un impiegato che abita a Napoli dove conduce una vita alquanto monotona. Tutto cambia radicalmente il giorno in cui viene ricoverato nel reparto di gastroenterologia, sotto le cure del dottor Sorvino (Antonio Petrocelli), il primario. Questi impone ai suoi pazienti una dieta ferrea, con metodi discutibili, tanto da inimicarsi tutti i degenti di cui si occupa. Insieme ad Adriano, ci sono altri quattro ricoverati: Don Ciro (Franco Javarone), fruttivendolo, Guido (Giovanni Esposito), professore, Armando (Renato Scarpa), bancario, Vincenzo (Tiberio Murgia), venditore di vino. La rabbia e il desiderio di mangiare sono tali che il gruppo organizza una cena clandestina con ogni ben di dio chiudendosi nella stanza 104.
Quando lo staff medico li scopre, prova a fare irruzione senza riuscirci e si vede costretto a chiamare le forze dell’ordine. Perfino la stampa interviene a documentare la ribellione in atto. Adriano e i suoi amici, tuttavia, non hanno alcuna intenzione di interrompere l’abbuffata. Chi avrà la meglio alla fine?
"Dopo il mélo giudiziario ('Per tutto il tempo che ci resta') Vincenzo Terracciano tenta la commedia partenopea con 'Ribelli per caso'. Cast affiatato (Antonio Catania, Giovanni Esposito, Franco Javarone, Antonio Petrocelli, Renato Scarpa, Tiberio Murgia), ambizioni più alte di quanto sembri, perché in questa commedia da camera c'è molta Italia di oggi. E il dosaggio dei sentimenti e dei colpi di scena (niente happy end) non è affatto scontato". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 14 dicembre 2001)"Curiosa, divertente combinazione tra il film di denuncia sociale e la commedia di ribellione generazionale. Tra Amelio, Monicelli e Salvatores, ma invece di una nave dei disperati o di un puerto escondito c'è una corsia di ospedale dove la zingarata è una cena segreta per ritrovare l'entusiasmo che la sanità spegne. (...) Terraciano ha colto nel cast l'energia, la lieve comicità e l'equilibrio sociale della sceneggiatura. La luce fredda, laminata di Paolo Carnera suggerisce gli odori delle nostre giornate di nosocomio. Il finale, con la videocassetta della prova di colonscopia del primario, ha come sfondo uno sfumato incontro d'amore e la prospettiva della morte. Ma così è la vita". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 21 dicembre 2001) "La prima buona idea di Terraciano e della sceneggiatrice Laura Sabatino è di assumere la gastronomia come simbolo di qualcosa d'altro. Un po' come accadeva nel 'Pranzo di Babette' il cibo rappresenta la dignità e il rispetto di se stessi (...) La seconda idea è di mantenere un tono amichevole con un sottofondo serio, calibrando le note divertenti con momenti (realisticamente) tristi. La terza è di assortire un cast di bravi attori, preoccupandosi più del lavoro di gruppo che del nome di richiamo popolare. (...) Con l'augurio che 'Ribelli per caso' non sia penalizzato dalla diffusa disattenzione che, anche quest'anno, sta facendo strage delle piccole produzioni italiane". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 28 dicembre 2001)
Il film ha ricevuto tre candidature ai Nastri d’Argento nel 2002.
Attore | Ruolo |
---|---|
Antonio Catania | Adriano |
Giovanni Esposito | Professore |
Franco Javarone | Don Ciro |
Renato Scarpa | Armando |
Tiberio Murgia | Vincenzo |
Antonio Petrocelli | Sorvino |
Gea Martire | Maria |
Gianni Ferreri | Ispettore Lettieri |
Maria Pia Calzone | D.ssa Del Giudice |
Giancarlo Casentino | Giorgio |
Claudio Patierno | Fabio |
Peppe Iodice | Enzo |
Dora Romano | Carla |
Silvia Tortarolo | Luisa |
Ivan Polidoro | Tonino |
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2002