Restiamo amici, il film diretto da Antonello Grimaldi, racconta la storia di Alessandro Colonna (Michele Riondino), pediatra ospedaliero che vive con suo figlio adolescente Giacomo, da quando Maria è morta prematuramente. Amici e suoceri lo esortano: a quasi 40 anni dovrebbe recuperare lo slancio e trovare un nuovo amore. Una telefonata giunge improvvisa dal Brasile: Luigi (Alessandro Roja), il suo migliore amico, è malato e chiede di lui. Alessandro, vedovo sull’orlo della depressione, si ritrova di colpo nella ridente isola di Natal. L'amico gli chiede aiuto. Il padre gli ha lasciato un’eredità vincolata destinata a un nipote. Ma lui non ha figli. Quale piano ha intenzione di escogitare? Serie tv, Show e Film su NOW!
Erano undici anni che Antonello Grimaldi, all'anagrafe Antonio Luigi Grimaldi, regista, sceneggiatore e Presidente di Sardegna Film Commission, non girava un film, precisamente da Caos Calmo, adattamento dell'omonimo libro di Sandro Veronesi con Nanni Moretti nel ruolo del protagonista.
E sempre un romanzo ("Si può essere amici per sempre"), scritto da Bruno Burbi e fresco di pubblicazione, ha ispirato il film Restiamo amici, avventura rocambolesca che qualcuno ha paragonato a una sceneggiatura dei fratelli Coen.
I riferimenti di Grimaldi però sono altri: a cominciare dagli heist-movie su Danny Ocean e la sua banda di furfanti, e da La stangata.
Nel film ambientato perlopiù in Trentino, i personaggi organizzano infatti una truffa bella e buona, e visto che la posta in gioco equivale a 3 milioni di Euro che in qualche modo spettano a uno di loro, la losca impresa tutto sommato si può giustificare, almeno fino a un certo punto. Alessandro, Gigi e Leo ricordano anche i protagonisti della grande commedia all'italiana e, secondo lo stesso regista, il pediatra malinconico impersonato da Michele Riondino avrebbe potuto interpretarlo, in altri tempi, Vittorio Gassmann, mentre lo sgangherato sbruffone con il volto di Alessandro Roja sarebbe stato pane per i denti di Nino Manfredi e l'elegante Leo avrebbe fatto la felicità di Ugo Tognazzi.
Grimaldi, poi, ha modellato i tre compari sulla personalità degli attori ai quali li ha affidati e per questo sul set la parola d'ordine è stata: spontaneità.
Si ride e ci si diverte guardando Restiamo amici, ma, fra una fuga e un colpo di scena, il film non manca di affrontare tematiche contemporanee e anche universali, a cominciare dal rapporto padre-figlio, dalla precarietà economica e dai quarantenni di oggi, spesso e volentieri indomabili Peter Pan. Il nucleo del racconto resta però l'amicizia: quella maschile, sfrontata e cameratesca.
Anche se in Distretto di polizia (e in altre serie e miniserie) Antonello Grimaldi ha diretto quasi tutto il cinema italiano, non aveva mai lavorato né con Michele Riondino né con Alessandro Roja. Libero De Rienzo lo aveva invece diretto in Asini. L'attore vanta già una collaborazione davanti alla macchina da presa con Michele Riondino (Fortapàsc), mentre è alla sua prima volta con Roja, che non aveva mai lavorato nemmeno con Riondino. Le donne di Restiamo amici sono Violante Placido, che non ha bisogno di presentazioni, e Sveva Alviti, che è stata la protagonista del biopic Dalida. Una donna è anche il direttore della fotografia del film, Maura Morales, mentre la sceneggiatura è di Raffaello Fusaro e Marco Martani e la colonna sonora di Pivio e Aldo De Scalzi.
Film di truffa, ma anche, e soprattutto, una commedia sull'amicizia che resiste alla distanza e agli anni. Antonello Grimaldi torna al cinema dopo molto tempo per confezionare un ibrido non semplice, in cui a soffrire è proprio la struttura di genere, che propone una serie di colpi di scena telefonati e soffre dei tanti riferimenti autorevoli a cui il pubblico è abituato. Rimangono gli amici quarantenni, in un film che rimane sospeso, senza troppi guizzi, in cui si cade su qualche banalizzazione e cliché, specie nei personaggi femminili. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa del film Restiamo amici.
Tratto dal romanzo di Bruno Burbi "Si può essere amici per sempre".
Dal Trailer del Film:
Gigi (Alessandro Roja): Mio padre m'ha lasciato 3 milioni di euro nel testamento, ma una sola condizione: li ha lasciati al nipote, non direttamente a me!
Alessandro (Michele Riondino): Ma io che c'entro, scusa?! Mi stai chiedendo di far credere a tutti che Maria, la mia Maria, ha concepito mio figlio con te?!
Gigi: Devi andare a Lugano dal notaio Brenner, gli porti un po' dei miei capelli, ma gli dici che sono di Giacomo!
Brenner (Ivano Marescotti): La sua documentazione è ineccepibile, il problema è che abbiamo già un erede!
Alessandro: come c'è già un erede?!
Alessandro: Chi cazzo abbiamo seppellito al posto tuo?
Gigi: Ale, certe cose è meglio non saperle, fidati!
Attore | Ruolo |
---|---|
Michele Riondino | Alessandro Colonna |
Alessandro Roia | Gigi |
Violante Placido | Bianca |
Libero De Rienzo | Leo |
Sveva Alviti | Marta Rossi |
Mirko Trovato | Giacomo Colonna |
Ivano Marescotti | Brenner |