Nel Giappone del '500, il "grande principe" Hidetora, che ha alle spalle una vita di violenze, guerre e stragi, sentendosi stanco, decide di spartire tra i tre figli feudo e ricchezze, riservando a se le insegne nobiliari ed il diritto di trascorrere a turno presso di loro i restanti giorni della propria vita. Convocati Taro (che sarà il capo della casata), Jiro e Saburo (il più giovane e prediletto), trova proprio in quest'ultimo, il più schietto e sincero, una inaspettata resistenza: a suo dire, l'odio e la sete di potere sconvolgeranno tutto. Per queste parole, Saburo viene scacciato dal padre, deluso ed irritato, con il fido Tango, trovando asilo da un principe suo futuro suocero. Ma Saburo non aveva torto. Ospite nel torrione del castello di Taro, il vecchio Hidetora viene osteggiato e sarà costretto ad andarsene da Jiro. Taro e Jiro si combattono strenuamente, mandando in rovina i rispettivi domini. Ucciso in battaglia Taro, Jiro si impadronisce dei suoi averi e ne sposa la vedova - la principessa Kaede - che nutre la vendetta contro Hidetora, che le ha ucciso i familiari. Mentre Hidetora, impazzito, vaga tra boschi e radure, accompagnato da uno scudiero e dal fedele buffone, Saburo parte alla ricerca del padre. Jiro dà battaglia a Saburo, che però, aiutato dai soldati del suocero, avrà la meglio. Jiro muore sul campo, Kaede viene decapitata, ma lo stesso Saburo cade, colpito da una pallottola alla schiena e sul suo corpo cade morto il folle Hidetora. Nelle campagne disseminate di cadaveri resta solo il fratello della principessa Suè (la prima moglie di Jiro, da questi fatta uccidere): un giovane cieco, vittima della crudeltà di Hidetora, ma anche di un Fato impietoso e della stupidità degli uomini. Serie tv, Show e Film su NOW!
"L'augusto maestro Akira Kurosawa (settantacinque anni) cucina un Re Lear alla giapponese, imponente, lento e solenne. Una tragica metafora sull'aridità e la ferocia umane, multicolore, di straordinario impatto visivo (che spettacolo le cruente battaglie con i guerrieri dai costumi sgargianti) ma anche, con la complicità dell'infinita durata, di non facile digestione". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 11 aprile 2003)
PREMIO DAVID 1986 PER MIGLIORE REGISTA STRANIERO (AKIRA KUROSAWA)
OPERA TEATRALE "KING LEAR" DI WILLIAM SHAKESPEARE
Attore | Ruolo |
---|---|
Tatsuya Nakadai | Hidetora Ichimonji |
Akira Terao | Taro Takatora Ichimonji |
Jinpachi Nezu | Jiro Masatora Ichimonji |
Daisuke Ryu | Saburo Naotora Ichimonji |
Mieko Harada | Kaede No Kata |
Yoshiko Miyazaki | Sue No Kata |
Hisashi Igawa | Tetsushuri |
Norio Matsui | Shumenosuke Ogura |
Takashi Nomura | Tsurumaru |
Toshiya Ito | Mondo Nacanuma |
Kenji Kodama | Saemon Shirane |
Kazuo Kato | Kageyu Ikoma |
Takeshi Katô | Koyata Hatakeyama |
Jun Tazaki | Seiji Ayabe |
Hitoshi Ueki | Nobuhiro Fujimaki |
Masayuki Yui | Tango Hirayama |
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