Quiz Show, film diretto da Robert Redford, è la storia dello scandalo che negli anni Cinquanta portò alla luce le irregolarità di un famoso programma a premi televisivo. La star del telequiz, Twenty-One, è Herbie Stempel (John Turturro), un ebreo nato nel Queens, che un giorno si ritrova a fare i conti con un terribile calo di pubblico di quello che un tempo era lo show più seguito della NBC. L’uomo decide allora di lasciare la scena a un concorrente più attraente, parente del premio Pulitzer, Charles Van Doren (Ralph Fiennes), con la promessa però di continuare la sua carriera sul piccolo schermo. Gli ascolti tornano alle stelle e Stempel, che nel frattempo ha finito il denaro vinto e non vede decollare il suo futuro in tv, decide di denunciare al Grand Jury i produttori Dan Enright (David Paymer) e Albert Freedman (Hank Azaria), accusandoli di avergli dato le risposte corrette per vincere il quiz. Grazie a qualche potente conoscenza, tuttavia, la denuncia viene archiviata.
Fiutando qualcosa di sospetto, però, Dick Goodwin (Rob Morrow), un ispettore del Congresso, decide di indagare, avvalendosi anche dell’aiuto dello stesso Stempel, nonostante la sua scarsa credibilità. Il nuovo campione Van Doren viene così messo sotto torchio dall’ispettore e, cominciando a soffrire di terribili sensi di colpa, compie un gesto inaspettato: perde di proposito il titolo, abbandonando il quiz con una vincita altissima. Nel frattempo Goodwin, che ha in mano prove sufficienti per far arrestare i produttori, promette di non coinvolgere Van Doren, col quale ormai è diventato amico. Tutto precipita quando Stempel, però, durante la sua testimonianza in tribunale, decide di denunciare il campione che lo ha sostituito…
"Robert Redford ha dato rilievo a tutto: personaggi, coro, ambienti, con una dinamica serrata di fatti che però non gli impedisce mai di proporre, sempre molto da vicino, personaggi e psicologie, con una incisività polemica al momento di tirare le somme non disgiunta mai, però, da un'attenzione quasi partecipe per tutti i casi umani che via via si propongono attraverso la ridda concitata di quei fatti. Una narrazione rigorosa, perciò, una regia di polso (sorretta dalle immagini splendide di Michael Ballhaus, collaboratore a suo tempo di Fassbinder) e, di conseguenza, una recitazione sempre all'altezza dei risultati cui si mirava: il migliore, John Turturro, nelle asprezze del concorrente che non accetta la sconfitta ingiusta, saldi comunque al suo fianco anche Ralph Fiennes ('Schindler's List') nei panni del campione falsario e Rob Morrow, il grande accusatore: tutti abilmente intenti a riproporre personaggi realmente esistiti e ancora vivi." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 19 Febbraio 1995)"Diretto dal divo Robert Redford, che alterna l'attività di attore con quella di regista e talent-scout di giovani promesse, 'Quiz Show' rievoca lo scandalo che alla fine degli anni '60 esplose intorno al programma Twenty-One, il Lascia o raddoppia? d'America, dove per vincere non contava la risposta esatta ma l'indice di gradimento. Accuratissimo fino a sfiorare il perfezionismo, il film è però opaco e senza smalto. Il che lo rende anche piuttosto noioso." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 29 Marzo 1995)"Continuando nelle sue regie coraggiose ('Gente comune', 'Milagro', 'In mezzo scorre il fiume') il liberal Robert Redford pone il dito su un'altra piaga, che non è solo americana (di recente sono finiti in Procura italici quiz). Confeziona un film retrodatato (al 1958) ma avvincente, nell'alveo di quei film-spettacolo-con-contenuto in cui i migliori di Hollywood ci san fare. l film segue, in sostanza, tre personaggi - i due concorrenti e il detective - con le loro storie, anche personali, tre modi di comportarsi e di ascoltare la propria coscienza. Gli attori conferiscono loro forti contorni: John Turturro è il concorrente escluso (con toni un po' troppo da marameo); Rob Morrow l'indagatore che non si flette; Ralph Fiennes, il feroce SS Goeth della 'Lista di Schindler', il concorrente pentito." (Franco Colombo, "L'Eco di Bergamo", 18 Febbraio 1995)
Il soggetto è tratto dal memoriale di Richard N. Goodwin, l’ispettore che indagò sullo scandalo. L’uomo è anche coproduttore della pellicola. Il film ha ottenuto quattro nomination ai Premi Oscar e altrettante ai Golden Globes (1995). Originariamente il progetto era stato ideato per Richard Dreyfuss, con la regia di Harold Becker.
Libro omonimo di Richard N. Goodwin
Attore | Ruolo |
---|---|
John Turturro | Herbie Stempel |
Rob Morrow | Dick Goodwin |
Ralph Fiennes | Charles Van Doren |
Paul Scofield | Mark Van Doren |
David Paymer | Dan Enright |
Allan Rich | Robert Kintner |
Barry Levinson | Dave Garroway |
Christopher McDonald | Jack Barry |
Martin Scorsese | Sponsor |
Mira Sorvino | Sandra Goodwin |
Elizabeth Wilson | Dorothy Van Doren |
Johann Carlo | Toby Stempel |
Hank Azaria | Albert Freedman |
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