LA TRAMA DI NO GRAZIE, IL CAFFÈ MI RENDE NERVOSO
Gli organizzatori del "Primo festival nuova Napoli" tremano: le minacce d'un maniaco omicida, sedicente Funiculì Funiculà, si tramutano più volte in cruente realtà, finché qualcuno, posto sulle sue tracce e spalleggiato dalle forze dell'ordine, riuscirà a fermarlo inchiodandolo di fronte alle sue demenziali responsabilità.
RECENSIONE
"Terzo arrivato al cinema fra i cabarettisti della "Smorfia", dopo Massimo Troisi ed Enzo Decaro, anche Lello Arena si fa onore. Protagonista di un film che ha per idea-guida la schizofrenia della Napoli d'oggi, per metà aggrappata al mandolino e per metà appesa al sassofono, ma la sviluppa parodiando il giallo e il nero e prendendo in giro le dissociazioni partenopee con estrosa autoironia." (G.Grazzini - Cinema '82).
INTERPRETI E PERSONAGGI DI NO GRAZIE, IL CAFFÈ MI RENDE NERVOSO