Navigator è un film del 1986 diretto da Randal Kleiser.
Nella notte del 4 luglio 1978, in una città sulla costa della Florida, il dodicenne David Freman (Joey Cramer) cammina attraverso il bosco per andare incontro al fratellino Jeff. Durante il tragitto, David cade in un anfratto e sviene. Quando riacquista conoscenza, corre subito a casa, ma scopre che questa ora è abitata da sconosciuti.
Allertata la polizia, David viene condotto al distretto. Un agente, consultando l’archivio delle persone scomparse, rintraccia i genitori che ne avevano denunciato la scomparsa otto anni prima. Nonostante sia il 1986, l’aspetto del bambino è inspiegabilmente rimasto uguale.
Nel frattempo viene trovata dalla NASA un'astronave schiantatasi contro un traliccio dell’alta tensione e viene portata in un hangar per essere studiata. Durante un test effettuato in ospedale su David, il suo cervello comunica in modo inconscio con il computer che effettua l'esame, mostrando immagini riguardanti l'astronave trovata dalla NASA.
Contattati gli scienziati di quest’ultima, David viene convinto a trascorrere due giorni nel centro di ricerca spaziale per essere esaminato. Si scopre che il bambino è stato trasportato a velocità della luce sul pianeta Phaelon per essere analizzato dagli alieni. Intanto la navicella contatta David mentalmente richiedendo il suo aiuto: dopo l’incidente con il traliccio ha perso le mappe stellari per ritornare a Phaelon e ha bisogno di recuperarle dal suo cervello. Con l’aiuto dell’inserviente Carolyn (Sarah Jessica Parker), David riesce a eludere la sorveglianza e a raggiungere la navicella spaziale. Salito a bordo fa la conoscenza di Max, l’intelligenza artificiale. Evasi dall'hangar, inizia il viaggio di ritorno a casa, ma David non è convinto in quale realtà continuare a vivere...
Nonostante la grande accuratezza delle scenografie e alcuni riusciti effetti speciali, è un film dal sapore di "dejà vu", a tratti noiosetto, poco avvincente, molto zuccheroso. Peccato perchè l'idea di partenza non era male. (Laura e Morando Morandini, Telesette) Kleiser, per una volta, lascia perdere gli amori adolescenziali e azzecca un divertente film per ragazzi, pur sfruttando tutti i luoghi comuni del genere. Ma, se non altro, si ha l'impressione di passare il tempo tra amici. (Francesco Mininni, Magazine Italiano tv) Il film ammicca con garbo a quella dimensione temporale, a quello scorazzamento tra passato e futuro, che da sempre ha affascinato l'uomo. (Segnalazioni Cinematografiche)
Nella scena in cui David raggiunge una stazione di servizio, il commesso parla con un turista dicendo: "Ha detto che voleva telefonare a casa...". Questo è un chiaro omaggio E.T. L'extra-terrestre (1982).
Attore | Ruolo |
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Veronica Cartwright | Helen Freman |
Joey Cramer | David Freman |
Cliff De Young | Bill Freman |