La prima regola, film diretto da Massimiliano D'Epiro, racconta uno spaccato del periodo storico che stiamo vivendo: una scuola superiore di periferia, strutture, studenti e corpo docente sono lo specchio esemplare di una depressione sociale ed economica che sembra irreversibile. A peggiorare la situazione, a pochi metri dalla scuola, tra le case del quartiere, lo "Zoo", uno centro di assistenza ai migranti diventato con gli anni un campo profughi permanente. Un professore viene chiamato a tenere un corso di recupero per sei studenti sospesi per motivi disciplinari. Si incontrano ogni pomeriggio, quando fuori è già buio, all’interno di un’aula di periferia dove, dopo l'ostilità e la diffidenza iniziali, il professore riesce a conquistare la fiducia dei ragazzi e ad ottenere risultati sorprendenti. Ma quando scoppiano gli scontri tra popolazione e migranti, la situazione gli sfugge rapidamente di mano. La città viene invasa dai militari, dai giornalisti, dai manifestanti. La tensione cresce. Vengono fuori tutte le contraddizioni di una società abbandonata a sé stessa. In questo quadro desolante i conflitti che covano nella scuola e negli animi degli studenti esplodono tragicamente.
Racconta la scuola di oggi Massimiliano D’Epiro nel suo primo lungometraggio, soffermandosi su un piccolo gruppo di alunni problematici e disagiati che non sono altro che la metafora della nostra società, che impone delle regole non sempre giuste e comprensibili. Facendo affidamento su un pool di attori ben preparati, il regista va a scomodare la fantascienza distopica per rappresentare una realtà che non è la nostra ma che un giorno potrebbe diventarlo. Funziona anche da fiaba nera la storia di 6 allievi e un professore, che non parte da una presa di posizione sociale ma finisce per mostrare i pregiudizi più duri a morire del nostro mondo rigido, xenofobo e intollerante. (Carola Proto - Comingsoon.it)
La Prima Regola: leggi la nostra recensione completa del film
Il film è stato girato a Bari
È un adattamento del testo teatrale La classe, scritto da Vincenzo Manna.
Nel film ci sono alcuni brani scritti, prodotti e interpretati dal co-fondatore e tastierista dei Subsonica, Davide Dileo, in arte Boosta che, in particolare per la traccia Come un sasso, lavora insieme a Violante Placido, creando un sound perfetto per trascinare lo spettatore nell’intimità dei personaggi. ll venticinquenne cantautore romano Porto Leon invece presta il suo ultimo singolo San Pietro, con il quale sembra restituire proprio l’urlo delle giovani generazioni, la sua ma anche quella a cui appartengono i protagonisti del film, che vivono con rabbia e senza più spensieratezza.
Dal Trailer Ufficiale del Film:
Preside (Fabrizio Ferracane): Lei ha preso casa dall'altra parte del campo, vero?! Sa come lo chiamano quel pozsto lì? Lo zoo.
Nicolas (Andrea Fuorto): Qui dentro ci sono delle regole, regole che tutti quanti devono ridspettare. Prima regola: nessuno tocca nessuno.
Talib (Haroun Fall): Questa scuola non ci insegna niente...
Professore (Marius Bizau): Lo so.
Talib: E tu ci hai promesso che ci avresti aiutato.
Bidello (Darko Peric): Con questi ragazzi non devi fargli la guerra, hanno solo paura.
Attore | Ruolo |
---|---|
Marius Bizau | Professore |
Haroun Fall | Talib |
Andrea Fuorto | Nicolas |
Ileana D'Ambra | Maisa |
Luca Chikovani | Vasile |
Cecilia Montaruli | Petra |
Antonia Fotaras | Arianna |
Fabrizio Ferracane | Preside |
Darko Peric | Bidello |