La bottega dei suicidi, film d'animazione scritto e diretto da Patrice Leconte, segue le vicende di una cittadina francese alle prese con un alto tasso di suicidi, soprattutto a causa di una forte crisi economica. C'è tuttavia in città una famiglia che non risente di questa situazione: sono i Tuvache, che gestiscono la Bottega dei suicidi, un piccolo bazar dove è possibile trovare tutti gli strumenti necessari per ammazzarsi. Le cose cambiano quando nasce Alan (voce originale Kacey Mottet Klein), il terzo figlio di Lucrèce Tuvache. Si tratta di un bambino estremamente felice e sempre sorridente. Tutto il contrario dei fratelli, nati e cresciuti con la tristezza nel cuore. Un animo così gioioso non può che amare la vita e per questo tentare di impedire quanti più suicidi possibili. Per portare avanti la sua battaglia si fa costruire una macchina che grazie al suo stereo altisonante è in grado di distruggere le pozioni e gli strumenti presenti nella bottega. L’armonia di Alan comincia a contagiare le persone vicine a lui e uno strano clima di festa sconvolge la famiglia Tuvache e la grigia cittadina…
Il film è stato proiettato in anteprima al Festival di Cannes (2012).
I nomi dei personaggi fanno riferimento a persone famose che si sono suicidate: Yukio Mishima, Lucrezia, Marilyn Monroe, Vincent van Gogh, Alan Turing.
È l'adattamento cinematografico del romanzo Le Magasin des Suicides di Jean Teulé.
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