Il siero della vanità, film diretto da Alex Infascelli, segue le vicende di due poliziotti, alle prese con uno strano caso. La misteriosa e inarrestabile scomparsa di alcune celebrità televisive preoccupa l’opinione pubblica, come anche la famosa Sonia Norton (Francesca Neri), cinica ed eccentrica conduttrice del Sonia Norton Show, celebre talk show a cui spesso partecipavano le persone rapite.
Le indagini vengono affidate a Lucia Allasco (Margherita Buy), ispettrice tornata in servizio dopo un grave e traumatico incidente sul lavoro che l’ha resa zoppa. Al suo fianco c’è il poliziotto Franco Berardi (Valerio Mastrandrea), stimato collega di vecchia data. Cercando di farsi strada nel bizzarro mondo dello spettacolo, i due agenti scoprono che tutte le persone scomparse hanno un particolare legame con lo show della Norton: il presuntuoso scrittore Michele Benda (Marco Giallini), l'ex Miss Italia Azzurra Rispoli (Barbora Bobulova), il trans Rocco Piccolo, la cantante Ester Bonanni, l'allevatore di struzzi Domenico Calaciura e il Mago Daniel hanno tutti partecipato alla stessa puntata del Sonia Norton Show, andata in onda dieci anni prima…
"'Il siero della vanità', è l'opera seconda di Alex Infascelli, regista di sicuro talento visivo e di imperdonabile pigrizia narrativa, già autore di 'Almost Blue' (da Lucarelli), qui alle prese con una storiellina così ovvia e scucita che sembra incredibile abbia coinvolto attori di nome. Ma tant'è. (...) Nulla che non avessimo già sentito mille volte. Condito dalle immancabili volgarità scodellate con la scusa della satira. Vecchio problema: per fare denuncia spesso si finisce col parlare lo stesso linguaggio di chi dovrebbe essere messo all'indice. Del resto, ad avvicinarsi troppo alla tv si rischia di caderci dentro. Negli ultimi anni solo Muccino è riuscito a evitare la trappola. Forse non è un caso." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 16 aprile 2004)"Sul piano del giallo molto della sceneggiatura di Infascelli e Ammaniti è prevedibile, ma visivamente il film è coerente e prensile, le traiettorie psicologiche sono sghembe e malate, la trasferta dal piccolo mondo mediatico, sensazionalistico e impiccione, alla realtà made in Italy, con le sue finte euforie e falsità, è tragicamente immediato. Lavorando di fino sul grottesco, il film, peraltro distribuito dalla Rai, mette in allarme: troviamo noi il colpevole e condanniamolo." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 aprile 2004) "Diciamo subito che la sfida del 37enne Infascelli, replicata alla seconda prova dopo 'Almost Blue' e di nuovo con il sostegno di una firma di spicco - lì Lucarelli, qui Ammaniti autore del soggetto - è di quelle difficili: strutturare un thriller che funzioni come si deve, come sa il maestro del genere Dario Argento. L'intreccio c'è anche se fa leva su un motivo largamente usurato e tardivamente ricalcato su tanti esempi americani: la piovra televisiva madre di tutti i mostri (...) Più che entusiasmo per la prova in sé vogliamo esprimere compiacimento per una giovane personalità d'artista che va a rafforzare una squadra di trentenni di valore." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 17 aprile 2004)
La storia si basa sul romanzo Il libro italiano dei morti dello scrittore Niccolò Ammaniti.
La colonna sonora è stata composta dal cantante Morgan.
Attore | Ruolo |
---|---|
Margherita Buy | Lucia Allasco |
Francesca Neri | Sonia Norton |
Valerio Mastandrea | Franco Berardi |
Barbora Bobulova | Azzurra |
Maddalena Maggi | Ester Bonanni |
Giovanni Argante | D. Calaciuria |
Marco Giallini | Michele Benda |
Rosario J. Gnolo | Mago Daniel |
Luis Molteni | Rocco piccolo |
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