GRAZIE PER LA CIOCCOLATA
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GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

( MERCI POUR LE CHOCOLAT )
Voto del pubblico
Valutazione
3 di 5 su 2 voti
Genere: Drammatico
Anno: 2000
Paese: Francia
Durata: 100 min
Distribuzione: MIKADO, Elleu Multimedia DVD
GRAZIE PER LA CIOCCOLATA è un film di genere drammatico del 2000, diretto da Claude Chabrol, con Isabelle Huppert e Jacques Dutronc. Durata 100 minuti. Distribuito da MIKADO, Elleu Multimedia DVD.
Genere: Drammatico
Anno: 2000
Paese: Francia
Durata: 100 min
Formato: 35 MM. (1:1,66)
Distribuzione: MIKADO, Elleu Multimedia DVD
Fotografia: Renato Berta
Produzione: MK2 Productions e CAB Productions, France 2 Cinema TSR

TRAMA GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

Grazie per la cioccolata, film diretto da Claude Chabrol, racconta la storia di Marie-Claire (Isabelle Huppert), appena sposata con il famoso pianista André Polonski (Jacques Dutronc), che ha già avuto un figlio con un’altra donna, Lisbeth (Lydia Andrei), morta poi in circostanze sospette. Il loro matrimonio apparentemente tranquillo viene messo alla prova dall’arrivo di Jeanne (Anna Mouglalis), giovane musicista che dice di essere figlia dell’uomo. Tutto ciò che vuole da lui è che la aiuti a esercitarsi per superare l’esame di ammissione al Conservatorio. Il brano scelto per il provino è Funérailles di Franz Liszt.
Col tempo i due costruiscono un sincero legame affettivo, proprio come fossero una vera famiglia. Non tutti, però, sono contenti del loro rapporto: Marie cercherà in ogni modo di allontanarli. Le cose si complicano quando Jeanne scopre che nella cioccolata che tutte le sere la donna serve a tutti contiene una piccola quantità di benzodiazepina…

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CRITICA DI GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

"In forma come non era da tempo, Chabrol per novanta minuti dispone con precisione psicologica e superba bravura registica i pezzi di una difficile partita a scacchi tra i suoi personaggi, descrivendo con tocchi perfetti e minuziosi un mondo borghese e ben educato che consoce benissimo, e che mette in sordina, sotto le forme della buona educazione, le passioni più brucianti e dolorose. Ma quando la tensione di questo giallo in bon ton è al massimo, la conclusione arriva precipitosa, meno complessa e meno ricca di quanto annunciavano le premesse, e non tutti i pezzi cascano al posto giusto lasciandoci con qualche rimpianto sotto il profilo del mystery, con un grande piacere di fronte al gioco degli attori". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 4 settembre 2000) "Un giallo, dunque, ancora una volta per Chabrol e la Huppert, alla loro maniera: tutto di atmosfere, di sguardi in tralice, di sussulti quasi impercettibili, su uno sfondo dove tutti lavorano, guadagnano e magari spendono per sostenere centri anti-dolore, come la dame au chocolat. In tanta dolcezza affiora invece l'amaro della frustrazione, l'agio neon placa, anzi esaspera. Il lago di Losanna, gli ospedali puliti, le auto di buona marca ma non vistose, i giovani cresciuti sui campi di tennis. Tutto confluisce in questo igioiellino di ritratto di vita elvetica". (Maurizio Cabona, 'Il giornale', 4 settembre 2000)"Chabrol dipana con calma la sua matassa, la imbroglia fino a quando gli serve per la suspense e finge di scioglierla quando i chiarimenti ne rendono anche più oscura la trama. Privilegiando uno stile che, nelle levigatissime cornici svizzere, non poteva essere più levigato e più piano: in superficie, naturalmente. Mentre il nero, pur intuibile (o solo sospettabile), resta nel fondo. Ne è componente essenziale, la recitazione di Isabelle Huppert nella parte di Mika: immobile come sempre ma pronta, perfino con sfumature minime, a suggerire la notte anche là dove splende il sole". (Gian Luigi Rondi, 'Il tempo', 10 novembre 2000) "(...) Possibile che due persone così siano incarnazioni diverse del Male? Possibile che Huppert sia così brava? E cos'è, perché vive in un groviglio di misteri, come è fatta una famiglia? Lo stile di Claude Chabrol è di una trasparenza che nasconde gli enigmi". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 10 novembre 2000) "E bravo Claude Chabrol, che a 70 anni e 52 film firma un vero gioiello, 'Grazie per la cioccolata'. Un giallo? Forse. Una commedia? Probabile. Un film 'perverso' che rimescola generi e ascendenze? Fuochino. Anzi la perversità, cioè il gusto per l'intrigo, la menzogna, la montatura, è il soggetto stesso del film, dixit Chabrol. (...) Fra omaggi e sospetti, Chabrol tesse una tela leggerissima e implacabile demolendo ogni nostra certezza. Vertiginoso". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 10 novembre 2000)

CURIOSITÀ SU GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

Il film è tratto dal romanzo The Chocolate Cobweb (1948) di Charlotte Armstrong.

È stato presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2000.

Nel 2001 ha vinto un Premio Lumière e ricevuto una candidatura ai Nastri d’Argento.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

AttoreRuolo
Isabelle Huppert
Marie-Claire Muller Polonski
Jacques Dutronc
Andre'
Michel Robin
Dufreigne
Mathieu Simonet
Axel
Brigitte Catillon
Louise
Rodolphe Pauly
Guillaume
Lydia Andrei
Lisbeth
Anna Mouglalis
Jeanne

PREMI E RICONOSCIMENTI PER GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

Nastri d'Argento - 2001

Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2001

  • Candidatura regista del miglior film straniero a Claude Chabrol
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