Dragonheart - Cuore di drago è un film del 1996 diretto da Rob Cohen.
Nel 984 il tirannico re Freyen muore tentando di reprimere una rivolta. Suo figlio Einon (David Thewlis), accidentalmente ferito al cuore nella lotta, viene soccorso dalla madre che lo conduce al cospetto di un drago. La creatura dona al giovane metà del suo cuore per salvargli la vita, ma in cambio chiede al principe di servire il suo regno con la devozione dei cavalieri di Camelot.
Sebbene Einon cresca con un rigido codice d’onore, il suo animo è oscuro e incontrollabile. Convinto che il giovane sia stato avvelenato dal cuore del drago, il precettore Bowen (Dennis Quaid) giura di trovare la creatura e ucciderla. Dodici anni dopo, Einon governa con crudeltà e Bowen è diventato un vero e proprio cacciatore di draghi. Giunto al cospetto dell’ultimo superstite della razza, l’uomo decide di risparmiarlo e diventare suo complice, inscenando la morte del drago per riscuotere denaro dagli ignari contadini.
La creatura esorta Bowen a sperare nel cambiamento del suo ex allievo, ma l’uomo è ormai totalmente disinteressato e non ha intenzione di contrastare la politica di Einon.
La situazione cambia improvvisamente grazie all’incontro con la ribelle Kara (Dina Meyer), in fuga dal re che vuole costringerla a diventare sua amante. Bowen affronta Einon e viene salvato dal drago, soprannominato Draco, che si rivela essere colui che donò il suo cuore al perfido tiranno.
Draco trasporta Kara, Bowen e il frate Gilbert ad Avalon per rivelargli la verità sul passato. Dopo aver avuto una visione di re Artù, Bowen decide di unirsi ai suoi compagni nella lotta contro Einon e liberare, finalmente, gli innocenti dall’oppressione…
I bambini, comunque, immagino che si divertiranno, gli adulti al loro fianco certamente no. Io, personalmente, mi sono solo divertito sentendo il drago parlare con la voce di Gigi Proietti. Incuriosito oltre tutto dalliidea che, nella versione originale, la voce era quella di Sean Connery, memore forse di quando faceva Re Artù nel Primo Cavaliere.(Il Tempo, Gian Luigi Rondi, 2/3/97) Siamo alle solite: armature, elmi, spadoni, cavalli, duelli, castelli, archi e frecce, incendi, fiaccole, passaggi segreti, dominatori e dominati. L'armamentario del film fantasy c'è tutto, e di più. Ma la sola novità è il drago, realizzato con la computer graphic, chiamato Draco, nome latino della costellazione del Dragone, tra l'Orsa Maggiore e la Minore, della quale, dopo morto, il drago buono andrà a far parte stellare. Ed è sul drago che si sono accentrati gli sforzi produttivi (sessanta milioni di dollari). Gli attori gli stanno sotto. Dennis Quaid, il più noto, si muove imitando un po' Mel Gibson, un po' Sean Connery, già esperti d'armature e frecce (lo doppia in italiano Massimo Venturiello, l'attore in questi giorni al Donizetti con Valeria Moriconi nella "Rosa tatuata"). La regina, madre del piccolo re odioso, è Julie Christie: come sono lontani i tempi del Dottor Zivago e di Petulia! (L'Eco di Bergamo, Franco Colombo, 12/2/97)
Agli Oscar del 1997, il film ricevette una nomination per ‘Migliori effetti speciali’. Ad aggiudicarsi la stuatuetta, tuttavia, fu Independence Day.
Il film ha avuto tre sequel: Dragonheart 2- Una nuova avventura (2000), Dragonheart 3- La maledizione dello stregone (2015) e Dragonheart 4- La battaglia per l’Heartfire (2017).
Sean Connery prestò la sua voce e le sue espressioni facciali a Draco.
Attore | Ruolo |
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Jason Isaacs | Felton |
Dina Meyer | Kara |
Dennis Quaid | Bowen |
Brian Thompson | Brok |
David Thewlis | Einon |
Julie Christie | Aislinn |
Pete Postlethwaite | Gilbert |
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