LA TRAMA DI DILLINGER È MORTO
In una calda sera d'estate, Glauco, un disegnatore industriale sulla quarantina, ritorna a casa dal lavoro e trova la moglie a letto per una lieve indisposizione. In sala da pranzo lo attende una cena fredda assai poco invitante. Con l'aiuto di un libro di cucina, l'uomo decide allora di prepararsi qualche piatto di suo gusto. Mentre cerca gli ingredienti necessari, da un armadio salta fuori un pacchetto avvolto in vecchi giornali. Uno di questi è datato 23 luglio 1934 e reca la notizia dell'uccisione del gangster americano Dillinger. Dall'involucro esce una pistola a tamburo arrugginita: Glauco la smonta con cura, la olia, la vernicia di rosso, la carica con dei proiettili contenuti nell'involucro, interrompendo di tanto in tanto l'appassionato gioco per pranzare, per guardare la televisione, per amoreggiare con la sua giovane domestica.
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RECENSIONE
"Sebbene non privo di pregi stilistici, il film è raggelato da un ritmo eccessivamente disteso e dall'insistita illustrazione di gesti ed azioni privi di imporatanza ai fini degli sviluppi del racconto." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 66, 1969)
CURIOSITÀ SU DILLINGER È MORTO
- GIOCHI MIMICI DI MANI NUDE: MARIA PEREGO.- PRESENTATO IN CONCORSO AL 22MO FESTIVAL DI CANNES (1969).- NASTRO D'ARGENTO 1970 PER IL MIGLIOR SOGGETTO ORIGINALE.
INTERPRETI E PERSONAGGI DI DILLINGER È MORTO
PREMI E RICONOSCIMENTI PER DILLINGER È MORTO
Nastri d'Argento - 1970
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 1970
- Premio miglior soggetto
- Candidatura miglior regista a Marco Ferreri