Il giovane duca Michele Montischi si vede rifiutare dal consiglio di famiglia riunitosi per l'occasione, il consenso a sposare Mary, una attrice di teatro. Per ottenere il consenso della famiglia, allora, escogita lo stratagemma di far sposare la ragazza ad un nobile che possa darle il titolo, a condizione che immediatamente dopo venga effettuato il divorzio. A questo gioco si presta, dietro un congruo compenso, un cameriere che si spaccia per l'ultimo rampollo di una famiglia di granduchi russi, costretto insieme ai suoi parenti a prestare servizio nell'albergo. Dopo il matrimonio il giovanotto, che si è innamorato della ragazza, le rivela i suoi sentimenti e la sua vera identità - non è affatto un nobile, ma è il proprietario dell'albergo - e Mary, che sente di volergli bene, è ben felice di rinunziare al divorzio.
"Con 'Che distinta famiglia!' siamo agli antipodi: commediola insulsa, regia che non è regia, sceneggiatura che non è sceneggiatura e via dicendo (...) altro non si può dire ". (Mario Gromo, "La Nuova Stampa", 18 novembre 1945)."Vicenduola di scarso rilievo, priva di originalità. Scadente la regia e l'interpretazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 20, 1946)
tratto da una non meglio specificata commedia ungherese
Attore | Ruolo |
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Gino Cervi | Michele Montischi, conte e cameriere |
Assia Noris | Mary, l'attrice |
Paolo Stoppa | James, l'avvocato |
Rina Morelli | Patrizia, la segretaria |
Aroldo Tieri | Il duca Lothar Scintillati |
Guglielmo Barnabò | Boris Montischi di Dobrada |
Enrico Viarisio | Ufficiale di stato civile |
Galeazzo Benti | Vero Michele di Montuja |
Dina Perbellini | Olga |
Lola Braccini | Alessandra |
Dhia Cristiani | La cameriera dell'albergo |
Mario Siletti | Ferdinando, zio di Michele |
Angelo Baldanello | De Funès, ufficiale del primo matrimonio |
Mario Gallina | Nicola |