Al di là del bene e del male è un film del 1977 diretto da Liliana Cavani e liberamente ispirato alle vicende personali di Friedrich Nietzsche, interpretato da Erland Josephson. Nella Roma di fine Ottocento, il filosofo si concede momenti di trasgressione tra oppio e prostitute. Nel frattempo il suo migliore amico Paul Rée (Robert Powell), incapace di spegnere la forte attrazione per una ragazza, Lou von Salomé (Dominique Sanda), ebrea e di origini russe, conosciuta a una festa, le chiede di sposarlo.
La donna ha però un amore spasmodico per la libertà, che le impedisce di vedersi in abito bianco; quindi decide di far valere la sua idea di una relazione a tre, che includa anche l’amico Friedrich. La proposta viene accettata e i tre iniziano una tormentata convivenza. Mentre Lou si gode le attenzioni degli amanti, pur non rinunciando al suo prezioso anticonformismo, i due amici assistono allo sgretolarsi del loro rapporto tra sentimenti d’invidia e gelosia. Inoltre, Elisabeth (Virna Lisi), sorella di Friedrich, non è intenzionata ad accettare il deplorevole triangolo amoroso del fratello con due ebrei.
La situazione si complica: Lou, per uscirne, si trasferisce a Berlino con Paul per motivi di studio, lasciando Fritz a combattere con i fantasmi della sua follia. Ma anche la città tedesca ha i suoi mostri da combattere e il prezzo da pagare non è di certo basso…
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"Vero soggetto del film sono le domande poste a soggetti liberi in forza delle correlazioni del loro modo di vita. Correlazioni psicologiche, prima di tutto, anche prima dello scandalo esteriore, sociale, poiché le resistenze, gli ostacoli, provengono anzitutto dagli stessi individui. Lou Salomé era una donna che credeva possibile vivere con due uomini, una donna libera nel senso migliore dell'espressione (...) Accade che uno dei maschi era Nietzsche, che si trovava nella teoria e sul piano filosofico completamente d'accordo con il punto di vista di Lou - lui che aveva scritto "dovete imparare a dire sì a tutto ciò che è proibito... Dovete in definitiva essere immorali e dunque liberi" - ma che in realtà ha reagito in questa situazione come ogni individuo medio, manifestando gelosia, collera e soffrendo. E di fronte alla gioia di vivere di Lou, Nietzsche comincia a scrivere la sua teoria del superuomo che descrive con sguardo blu, con la curiosità, lo slancio vitale della compagna. E ho voluto mostrare come questa "bestia bionda", che dominò tanto la vita del filosofo, è giunta ad essere il modello del famoso superuomo! (...) Potevo anche concentrarmi sulla storia di Lou, dato che è piena di grandi incontri (Freud, Rilke ed altri...) ma ho preferito soffermarmi su ciò che rappresentano di inquitante questi tre destini." Liliana Cavani intervistata da Guy Braucourt in "Ecran 77, n.56, pag.10)
Il titolo del film fa riferimento all'omonima opera di Nietzsche.
Virna Lisi ha vinto il Premio Nastro d’Argento nel 1978 come Miglior attrice non protagonista.
Liliana Cavani, oltre a esserne la regista, ha anche curato il soggetto del film e la sceneggiatura.
Attore | Ruolo |
---|---|
Dominique Sanda | Lou Andreas Salome' |
Erland Josephson | Fritz, Friedrich Nietzsche |
Robert Powell | Paul Ree |
Virna Lisi | Elisabeth Nietzsche |
Philippe Leroy | Peter Gast |
Elisa Cegani | Franziska, madre di Fritz |
Umberto Orsini | Bernard Foster |
Michael Degen | Karl Andreas |
Carmen Scarpitta | Malvida |
Amedeo Amodio | Dr. Dulcamara, il diavolo |
Nicoletta Rangoni Machiavelli | Amanda |
Renato Scarpa | Psichiatra |
Clara Colosimo | Trude, Cameriera |
Roberto Bruni | Prof. Julius Longbehn |
Mircha Carven | Wolfgang |
Clara Algranti | Teresa, prostituta di Roma |
Piero Morgia | Ragazzo in osteria |
Guido Cerniglia | Ospite di Malvida |
Elvira Cortse | Domestica |
Elizabeth Winer | Gerta, Cantante |
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