Màkari: presentata la terza stagione della serie con Claudio Gioè, ovvero il dramma della gelosia in commedia
Claudio Gioè, Domenico Centorame, Ester Pantani e Antonella Attili parlano della terza stagione di Màkari, la serie tratta dai romanzi e racconti di Gaetano Savatteri. Il debutto è per domenica 18 febbraio su Rai 1 in prima serata.
- Claudio Gioè (Saverio Lamanna)
- Domenico Centamore (Peppe Piccionello)
- Antonella Attili (Marilù)
- Ester Pantano (Suleima)
Forse non saranno famosi come Sherlock Holmes e John Watson, o come Hercule Poirot e Arthur Hastings, ma Saverio Lamanna alias "lo sbirro di penna" e Peppe Piccionello sono di fatto una coppia di detective che raramente sbaglia un'indagine. Entrambi siciliani, nascono dalla fantasia del giornalista e scrittore Gaetano Savatteri e sono i protagonisti di una serie tv intitolata Màkari e prodotta dalla Palomar di Carlo Degli Esposti insieme a Rai Fiction. Domenica 18 febbraio comincia la terza stagione, composta da 4 serate (o puntate) che hanno la durata e la complessità di un film, e questo perché mescolano il crime alla commedia, passando per il buddy movie e qualche scaramuccia amorosa. E a proposito di amore, il sottotitolo dei nuovi episodi della fiction con Claudio Gioè, Domenico Centamore, Ester Pantano e Antonella Attili potrebbe essere "il dramma della gelosia”, dal momento che vengono introdotti due nuovi personaggi che inducono in tentazione Lamanna e la bella Suleima, e che sono interpretati da Serena Iansiti ed Eugenio Franceschini.
La terza stagione di Màkari, che prende il nome da una splendida località marina in provincia di Trapani, è stata presentata ieri alla stampa nella sede Rai di Viale Mazzini 14, in presenza degli attori e della squadra creativa, che quest'anno ha accolto i registi Monica Vullo e Riccardo Mosca. C’era inoltre Carlo Degli Esposti, che ha raccontato che l'idea della serie è nata durante la pandemia, quando tante certezze acquisite erano venute a mancare e il cinema e la tv avevano raccontato il male in tutti i modi possibile e c'era quindi bisogno di una sferzata di energia positiva.
Alla conferenza stampa di Màkari 3 Claudio Gioè si è presentato senza la barba che nella serie è un tratto distintivo di Saverio e con un elegante abito grigio, mentre Domenico Centamore, pur non indossando magliette dalle scritte improbabili e infradito come il suo personaggio, ha scelto un look più casual. Le donne, invece, hanno preferito colori decisi, e se Antonella Attili si è vestita di giallo, Ester Pantano ha optato per il rosso, che è la tinta della passione.
Claudio Gioè (Saverio Lamanna)
Claudio Gioè siede al centro del gruppo e, prendendo la parola, ci tiene a esprimere la sua riconoscenza verso coloro che hanno reso possibile la terza stagione di Màkari: "Voglio ringraziare tutti quanti per questa fiction di cui uno degli ingredienti fondamentali è senz'altro la leggerezza, che però non dobbiamo confondere con la semplicità. La leggerezza va conquistata, è molto faticosa da raggiungere. Senza andare a scomodare Italo Calvino, ci tengo a dire che bisogna impegnarsi per arrivare a questo livello di leggerezza. Noi attori sappiamo bene che far piangere è più facile che far ridere. Alla fine, per far piangere basta una situazione triste, ad esempio un personaggio che ha avuto un lutto. Far ridere è un'altra cosa: ci sono dei tempi quasi matematici, musicali, e la scrittura in questo senso è fondamentale. Gaetano Savatteri ha trovato una chiave straordinaria per raccontare con ironia e con il nostro tipico umorismo una Sicilia che cerca di togliersi di dosso alcuni stereotipi che ci hanno attribuito senza tuttavia rifiutarli, perché comunque fanno parte del nostro passato. Màkari ha il pregio di rilanciare una Sicilia contemporanea, pronta ad affrontare sfide del futuro e scintillante di meraviglie che andrebbero preservate e messe in mostra per le generazioni che verranno".
Durante l'incontro con i giornalisti qualcuno domanda a Claudio Gioè se abbia qualcosa in comune con Saverio Lamanna. La risposta un po’ la conosciamo, anche perché sappiamo che l'attore è palermitano e ama profondamente la sua terra: "Saverio ha tante cose in comune con me. Più o meno ha la mia età ed è palermitano come me. Ho i suoi stessi riferimenti culturali, sociali e storici. Anche io ho passato un lungo periodo a Roma e ho deciso di tornare a vivere in Sicilia. Tra l'altro, giusto il mese dopo ho fatto il provino per questa serie, e quindi ho unito l'utile al dilettevole, perché mi sono ritrovato a 'rappresentare' la stessa novità che stavo vivendo personalmente, e cioè ritrovare, riscoprire il mio rapporto personale e intimo con la Sicilia, che avevo lasciato quasi 30 anni prima. Anche per questo Màkari è per me un'occasione unica. Insomma, Saverio Lamanna è un personaggio al quale davvero voglio bene.
Domenico Centamore (Peppe Piccionello)
Anche Domenico Centamore, alias il mitico Piccionello, ha dei ringraziamenti da fare e si intuisce quanta passione e dedizione abbia messo nella serie e nel suo personaggio, che incarna una saggezza popolare che fa da contrappunto alla raffinata cultura e al citazionismo pop di Saverio Lamanna: "Volevo ringraziare la Palomar che mi ha accolto veramente come un figlio, oltre a Gaetano Savatteri che ha scritto questo personaggio. Quando leggo le battute di Peppe, penso: Mamma mia! Infine ringrazio Monica Vullo e Riccardo Mosca, perché veramente sono stati splendidi: mi hanno aiutato in tutte le mie pazzie. Infine c'è Claudio e… che dire? Ormai Claudio e io non ci sposiamo per non fare un torto a qualcuno. Abbiamo una lunga storia che si rafforza di anno in anno. Nella terza stagione siamo proprio super uniti. Per quanto riguarda Peppe, voglio rivelarvi che quest'anno si vedrà un Piccionello innamorato. Piccionello perde la testa e ha una serie di turbe, e Lamanna non manca di prenderlo in giro. Posso rivelarvi che tutti e due i personaggi avranno delle gatte da pelare, e per entrambi sarà… una tragedia".
Antonella Attili (Marilù)
Antonella Attili è l'unica non siciliana degli interpreti principali di Màkari, e se non l'avessimo vista di recente nella miniserie La Storia, potremmo anche dimenticare che è nata a Roma. L'attrice si batte da sempre per i diritti delle donne e, non a caso, parlando del suo personaggio dice: "È forse la prima volta che in una serie si vede una donna sola non triste. Nessuno pensa: ah, ma perché Marilù non ha un marito? Marilù è un'imprenditrice, una donna solare, che sta sulle sue gambe, e quindi ci restituisce un'immagine femminile secondo me molto positiva. Questa volta l'evoluzione del personaggio è sorprendente, perché di solito Marilù è un riferimento un po’ materno per Saverio Lamanna: non perde occasione di redarguirlo o rimetterlo sulla retta via quando 'svalvola'. Nella terza stagione, invece, si invertono i ruoli, perché sarà lui ad aiutarla in un momento complicato. Le sta molto vicino e vedremo finalmente un uomo sensibile, affettuoso e dolce. La terza stagione di Màkari è la stagione degli amori e forse anche dei ritorni del passato. Ancora una cosa: ci tengo pure io a ringraziare Monica Vullo e Riccardo Mosca. Ci sono registi con cui ti trovi bene e registi che amano gli attori, e loro due adorano gli attori".
Ester Pantano (Suleima)
Anche Ester Pantano, che fa la parte della bella Suleima e che è catanese di nascita, ci tiene a dire la sua sui registi della terza stagione di Màkari: "Credo sia difficile entrare a far parte di un progetto che va avanti già da due stagioni, e quindi riuscire a portare la propria identità e il proprio carattere dentro a un prodotto che ha già una storia e un pubblico affezionato non è una cosa da poco. È una bella scommessa, e sono molto felice che Monica Vullo e Riccardo Mosca l’abbiano accettata e siano riusciti a raggiungere un sincero e cordiale equilibrio cercando di far felici tutti. La sceneggiatura ci è stata di grandissimo aiuto: è un lavoro che porta ricchezza alla nostra terra e a noi attori, e forse anche a chi la guarda e può piacevolmente perdersi in una realtà che esiste, anche se ogni tanto sembra onirica. Io stessa non sapevo dell'esistenza di Màkari prima di entrare nella serie. È una zona della Sicilia che viene visitata più dai palermitani. La Sicilia è quasi un continente, ci vogliono più di 3 ore e mezza per arrivare da Catania a Trapani. Sono felice di far parte di questa serie e di poter contribuire, in un certo senso, a diffondere l'idea di una Sicilia complessa, ricca di sfumature e che rappresenta un modo di essere italiani.
La terza stagione di Màkari vi dà dunque appuntamento a domenica 18 febbraio, in prima serata su Rai 1. Non perdetela!