Kostas: il commissario di Petros Markaris con Stefano Fresi in arrivo il 12 settembre su Rai 1
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione in Rai di Kostas, serie in quattro episodi tratta dai romanzi di Petros Markaris. Nel ruolo dell'ispettore greco e della moglie Stefano Fresi e Francesca Inaudi. La prima puntata in prima serata su Rai 1 il 12 settembre.
Prodotto da Palomar con Rai Fiction, inizialmente per Rai 2 ma poi “promosso” su Rai 1, sta per arrivare da giovedì 12 settembre in televisione un altro commissario, Kostas, nato dalla penna di uno scrittore e sceneggiatore greco (in quest’ultima veste ha scritto anche i più bei film del grande regista Theo Angelopoulos), Dimitri Màrkaris, notissimo anche in Italia proprio per la lunga serie di romanzi dedicati a Kostas Charitos della omicidi di Atene. A interpretare il burbero poliziotto, rendendolo più simpatico e umano, è Stefano Fresi, attore di raro carisma e bravura, finalmente promosso a protagonista. Al suo fianco nel ruolo della moglie Adriana c’è una partner affiatata come Francesca Inaudi, mentre completano il cast Blu Yoshimi (la figlia Caterina), Luigi Di Fiore (il capo di Kostas, Ghikas), Marco Palvetti che è Petros, il bistrattato sottoposto del commissario, Maria Chiara Centorami (Klio, la sottovalutata segretaria di Ghikas), Massimo Mesciulam (Zisis) e ancora, ospiti nelle varie puntate o fissi, Giulio Tropea, Elena Di Cioccio, Daniele La Leggia, Michele Rosiello, Beatrice Schiros e molti altri. I quattro appuntamenti serali, ogni giovedì a partire dal 12 settembre, in prima serata, sono tratti dai romanzi Ultime della notte, Difesa a zona e Si è suicidato il Che (il che ha costretto a sfoltire le trame, visto che sono tutti volumi di 400 e più pagine). Dal momento che i libri di Màrkaris sono conosciuti, la regista Milena Cocozza ha così raccontato la difficoltà di adattarli e "tradirli", come l’autore ha concesso libertà di fare:
"Ci siamo anche posti il problema se questa storia avremmo potuto ambientarla in Italia, ma ci siamo resi conto che era necessario mantenerla nel suo posto di origine, perché i romanzi sono molto legati alla storia della Grecia, al territorio e proprio alla città di Atene che diventa protagonista. Abbiamo postdatato leggermente la scrittura, per una serie di motivi, al 2009, proprio all’inizio della grande crisi economica in Grecia, mentre le storie iniziano nel 1995. Per questo abbiamo dovuto lavorare molto sui personaggi, che sono come dicevo legati alla storia della Grecia e abbiamo dato alcune caratteristiche di Kostas alla figura del padre. Un’altra rivoluzione, più piccola ma sempre fondamentale, è stato ringiovanire questi personaggi per renderli più vicini a noi. Kostas nei libri è più grande di Stefano Fresi e Adriana è una donna legata a una generazione prevedente. Ci siamo comunque sempre relazionati con l’autore che essendo anche sceneggiatore ci ha lasciato grande libertà. Ha sempre detto: le trasposizioni non sono i romanzi. Abbiamo anche messo i Charitos in una situazione abitativa più alta ma siamo riusciti a giustificare anche questo fatto".
Francesca Inaudi parla del suo approccio al personaggio della moglie, che nella serie tv appare è più determinata a cercare una sua indipendenza: "La difficoltà più grande nell’affrontare questo personaggio è stata decidere come portargli una modernità. Nella serie si valorizza una donna normale e anche un po’ dimessa, elevandola al rango non di moglie di ma di Adriana Charitos, l’altro membro di una coppia a due poli. Il suo non è tanto desiderio di riscatto e emancipazione quanto di crescita naturale e personale che succede naturalmente nella vita quando dopo aver raggiunto una serie di tappe ti chiedi “cosa faccio adesso per realizzarmi di più?”. Non per dare un senso all’essere dipendente da un uomo. Ci sono donne di ogni genere, anche che sognano di fare figli, sposarsi e fare la casalinghe, ma non per questo hanno meno valore e sono meno realizzate, ogni relazione funziona per l’equilibrio tra le persone che la compongono".
Stefano Fresi, dopo aver parlato di quanto l’esperienza di girare in Grecia, con una troupe greca, lo abbia arricchito, regalandogli una diversa prospettiva sulle cose, dice cosa gli è piaciuto in particolare del personaggio che interpreta, con le debite differenze dai romanzi: "Partiamo da un punto di vista diverso, da una mentalità diversa. Il personaggio è ringiovanito e il suo vissuto è spostato sul padre, dalla cui educazione ha una forte dipendenza. La mia empatia per il mondo ha poi ammorbidito il Kostas dei romanzi. Ma sono contento di aver incontrato la durezza di Kostas, che magari mi servirà anche nella vita qualche volta. Il nostro è stato un lavoro di squadra eccezionale e Milena una guida straordinaria nel lasciarmi liberto in un campo in cui i paletti erano definiti dalle idee chiarissime di quello che si andava a fare. Francesca e rutto il cast mi hanno reso molto più semplice questo lavoro mastodontico e bellissimo. Del personaggio mi è piaciuto questo equilibrio precario tra la durezza dell’educazione che ha ricevuto e la tenerezza che gli viene naturale. E’ un uomo diviso, sul lavoro maltratta i suoi sottoposti, interroga i delinquenti in maniera dura per le reminiscenze paterne, ho amato la fragilità dell’avere cose così diverse dentro uno stesso corpo".
Milena Cocozza ha parlato della scelta di Stefano Fresi, oltre che per la sua indubbia bravura, per la necessità di rendere meno antipatico il protagonista, che resta scorbutico e testardo, ma ha anche momenti di empatia verso chi lo circonda e una naturale ironia. Il suo Charitos, dice, “è una persona che potremmo conoscere, molto di questo ho cercato di portarlo anche nel loro rapporto di coppia e di famiglia. Ho provato a far emergere i lati più umani e terreni del personaggio. In fondo Charitos è anche macho, è un personaggio che rappresenta il patriarcato in modo molto forte, non è una mascolinità moderna, si attacca alle tradizioni, non è rivoluzionario”. Per scoprire tutte le sfaccettature di Kostas, basterà sintonizzarsi giovedì 12 e i 3 successivi su Rai 1, o in alternativa su Raiplay.