Somalia 1958 - Enrico, giovane esploratore, è invitato una sera a casa di Farnenti, proprietario di bananeti, ex gerarca fascista, senza scrupoli morali. Questi tratta i suoi servi somali come un buon allevatore tratta le sue bestie. Fra di essi c'è una ragazza, Regina, che gli fa da cameriera e amante. Questa colpisce Enrico e Farnenti, notata la cosa, dovendo partire per un po', gli lascia la casa e la ragazza. Enrico, preso da Regina, va da lei per varie sere, abbandonando la sua amica Elisabetta, ma la ragazza gli si concede come cosa inerte. Una forma di rimorso per questa specie di abuso prende Enrico che racconta ogni cosa all'Avv. Contardi. Questi, pur educando e istradando i giovani somali, se ne è servito per i suoi bassi istinti. Egli però, dotato di una certa sensibilità, sente lo schifo delle violenze morali commesse da lui e dagli altri, velate dalla ipocrita veste delle buone azioni, e per il rimorso si uccide. La sua morte apre gli occhi di Enrico, che comprende il male che si commette laggiù
- NELLA SCENEGGIATURA CONSEGNATA AL GOVERNO SOMALO PER AVERE I PERMESSI ERANO STATI ATTENUATI ALCUNI CONTRASTI DI COSTUME E DI RELIGIONE. DURANTE LE RIPRESE, QUANDO UN FUNZIONARIO DEL MINISTERO DELL'INFORMAZIONE SI ACCORSE CHE VENIVANO GIRATE SCENE DIVERSE DA QUELLE DESCRITTE, LA TROUPE VENNE ARRESTATA.
DAL ROMANZO "SETTIMANA NERA" DI ENRICO EMANUELLI
Attore | Ruolo |
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Alexandra Stewart | Elisabetta |
Enrico Maria Salerno | Contardi |
Rosie Zichel | Hana |
Sergio Ricciardi | Tarantini |
Vittorio Sanipoli | Farnenti |
David Abramo | Abdi |
Giorgio Albertazzi | Enrico Maraini |
Maryam | Regina |