La guerra sorprende Sergio, direttore appassionato di una centrale elettrica dell'Italia centrale, e la sua famiglia nel giorno del compleanno materno. Al suo ritorno, dopo cinque anni, di cui tre di prigionia, trova la centrale distrutta; il terreno attorno minato e la famiglia smembrata. Nel paese infatti vive solo la -madre ed un figlio, tornato dalla guerra con una gamba di meno. Gli altri e cioè il fratello minore e la sorella Luciana sono a Roma con un amico e con la signora Adele, una vedova a cui hanno deportato il figlio ancora ragazzo. Sergio vuol ricostruire la centrale e va a Roma, ma tutto si arena per la burocrazia. Il fratellino fa la borsa nera e Luciana guadagna facendo la "segnorina". L'amico invece di lavorare parla e va ai comizi; la signora Adele attende il figlio, ma cova vendetta contro il delatore. Nauseato di tanto fango Sergio torna alla centrale e cerca di fare qualche cosa. Lo seguono il fratellino e poi anche la sorella ravveduta. Adele pure riesce a vincere la disperazione e la brama di vendetta e forse si lascerà consolare da Sergio per tutta la vita.
"Gli episodi sono troppo numerosi e non sufficientemente amalgamati e le intenzioni non sono chiaramente rese. Tuttavia la pellicola ha degli innegabili pregi". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XX, 1946).
- PRESENTATA ALLA 65. MOSTRA DI VENEZIA (2008) NELLA RETROSPETTIVA "QUESTI FANTASMI: CINEMA ITALIANO RITROVATO (1946-1975)" L'EDIZIONE RESTAURATA IN DIGITALE DALLA CINETECA NAZIONALE E DA RIPLEY'S FILM.
Attore | Ruolo |
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Gino Cervi | Sergio |
Anna Magnani | Adele |
Luisa Poselli | Luciana |
Felice Romano | Carletto |