Un Sogno per Papà, film diretto da Julien Rappeneau, è la storia del piccolo Theo (Maleaume Paquin), desideroso di rendere il padre, Laurent (François Damiens), orgoglioso di lui. L'uomo non ha un lavoro, è separato e a volte alza un po' troppo il gomito. È per questo che il ragazzo, forse un po' troppo maturo per la sua età, cerca di eccellere nell'unico hobby che ha in comune con Laurent: il calcio. Theo gioca con la squadra della loro cittadina, provando in ogni match di portare a casa qualche successo sportivo per rendere fiero suo papà. Ma Theo è convinto che qualche goal nelle partite non può risollevare suo padre e decide quindi di inventare una piccola bugia bianca: racconta di essere stato scelto tra le file giovanili dell'Arsenal. La frottola nasconde, in verità, un intento più profondo. In questo modo Theo spera di convincere Laurent a "darsi una ripulita" e arrestare il suo atteggiamento autodistruttivo, così da poterlo accompagnare in Inghilterra. Peccato che la piccola bugia si espande e si diffonde in tutta la cittadina, causando diverse situazioni al limite del comico. Serie tv, Show e Film su NOW!
Un feel good movie. Un termine inglese che non ha un equivalente altrettanto efficace in italiano. È uno di quei film in cui quando esci ti senti bene, hai vissuto un paio d’ore in un altro mondo, hai accumulato speranza nel genere umano e un sorriso involontario appare sul tuo viso appena lasci la sala. Mica male, no? Evadere è uno dei motivi per cui ci andiamo al cinema, lasciando da parte le preoccupazioni concrete della vita quotidiana. Fa parte del genere Un sogno per papà, questa storia di un padre e di un figlio, il cui soprannome è Fourni, come il titolo originale, che vuol dire formica e ci fa capire che il ragazzo è piccolino, non ha un fisico molto sviluppato. Ma la volontà non gli manca e la maturità, quella sì, è molto sviluppata, tanto che decide di far uscire dalla sua cupa depressione il padre cialtrone e alcolista facendogli credere di essere stato preso da un reclutatore di una squadra di calcio inglese, quando in realtà è stato scartato proprio perché formica, cioè piccolino. Lo fa per lui, per dargli nuova speranza e vederlo tornare a sorridere e a condividere qualcosa di bello con lui. Se non è un feel good movie questo. Poi ci sarebbe anche il filone con al centro le bugie a fin di bene, ma non divaghiamo. Un sogno per papà è diretto da Julien Rappeneau, al secondo film, attivo soprattutto come sceneggiatore e figlio del regista Jean-Paul Rappeneau, autore, fra le altre cose, del Cyrano de Bergerac con Gerard Depardieu. Julien ha sceneggiato film come il poliziesco 36 di Olivier Marchal, e Bon Voyage, diretto dal padre. Per entrambi i film è stato nominato ai César. Il dodicenne Theo è interpretato da Maleaume Paquin, classe 2005, che canta nel coro dell’Opera di Parigi e ha già lavorato al fianco di Daniel Auteuil. Questa volta si trova a condividere il set con il grande belga François Damiens, fisico ingombrante, troppo spesso ritenuto solo un caratterista. Quattro volte nominato ai César, lo ricordiamo ne La famiglia Bélier, Il truffacuori, Dio esiste e vive a Bruxelles, L’ufficiale e la spia. Nel cast anche il grande André Dussolier, l’adorabile Ludivine Sagnier, già musa di Ozon, e Laetitia Dosch, altra caratterista di grande talento naturale già protagonista de La battaglia di Solferino.
il cinema francese conferma anche con questi film la sua potenza industriale, la capacità di produrre un cinema medio ben fatto e con un target di riferimento chiaro. Qui siamo dalle parti della storia per famiglie e per ragazzi, che sognano, come il dodicenne Theo, di diventare campioni di calcio, nonostante la bassa altezza. In fondo Messi non è certo alto. Seguito da un osservatore dell'Arsenal, che si avventura fino a seguire una partita della sua squadra del nord desolato della Francia, vede tornare entusiasmo nel volto del padre, ormai depresso e alcolizzato, oltre che pronto a menare le mani sugli spalti delle sue partite dopo essere stato licenziato da un paio d'anni. Non se la sente di dirgli che non l'hanno preso, proprio perché piccolo fisicamente. Allora si inventa una bugia che scuoterà non solo la famiglia ma anche tutto il paesotto, fra equivoci e divertenti situazioni. Attori in forma, su tutti il fuoriclasse belga François Damiens, per un film che oltre a raccontare la storia di un figlio che cerca il padre con cui è cresciuto, regala anche uno spaccato sociale di una delle tante zone rurali devastate dalla chiusura delle industrie e dalla disoccupazione. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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Dal Trailer Italiano del Film:
Laurent (François Damiens): Un osservatore dell'Arsenal ti verrà a vedere! Ti può cambiare la vita!
Chloé (Ludivine Sagnier): Se parti con papà, non diventi un calciatore, diventi un barman!
Theo (Maleaume Paquin): Se alla fine non mi prendono all'Arsenal, possiamo continuare a venire qui e stare un po' insieme?!
Voce off: Lo ha fatto per suo padre, per farlo felice!
Laurent: Sono nato per combattere, ho fatto un gran casino in tutti questi anni, ma adesso ci riuscirò!
Laurent: La formica, non esiste un insetto più che abbia più senso della collettività, fa tutto per la squadra, ti sta a pennello questo soprannome!
Theo: È un discorso da papà!
| Attore | Ruolo |
|---|---|
| Maleaume Paquin | Théo |
| François Damiens | Laurent |
| André Dussollier | Claude |
| Ludivine Sagnier | Chloé |
| Lætitia Dosch | Sarah |
| Pierre Gommé | Max |
