Tre mogli, film commedia diretto da Marco Risi, segue le vicende di Beatrice (Francesca D'Aloja), Bianca (Iaia Forte) e Billy (Silke), tre donne che una notte di capodanno vengono convocate in questura. Devono rispondere per conto dei loro mariti dell’ammanco di nove miliardi di lire da una banca in cui i tre uomini lavoravano. Spariti senza lasciare traccia, hanno abbandonato le loro mogli per godersi la vita sperperando il ricco bottino. Passa un anno e Bianca sembra aver trovato una serie di indizi che dovrebbero collocare il coniuge in Argentina. Contattate le altre due mogli, insieme si mettono in viaggio.
Arrivate a Buenos Aires le attende una serie di scomode verità sui propri mariti: Bianca scopre che Antonio passa il suo tempo con delle prostitute ed è fidanzato con un’attrice di telenovelas; Beatrice viene a sapere che Saverio è sempre rimasto con la sua ex e ora convivono; Billy apprende che Gino è sempre stato gay. Ora più che mai, le tre donne desiderano trovarli, ma l’impresa non sembra così semplice. Quando però sono quasi a un passo da loro, vengono a sapere che sono deceduti in un incidente con il loro battello. Anche questa, tuttavia, è l’ennesima messa in scena…
L'idea è divertente (...) Però Marco Risi, 50 anni, regista di film di denuncia o d'impegno quali 'Soldati', 'Mery per sempre', 'Ragazzi fuori', 'Il muro di gomma', 'Il branco', non è portato per la commedia, diversamente da suo padre Dino Risi: il film non è riuscito e neppure è interessante o innovativo quanto il grottesco 'L'ultimo Capodanno'". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 26 ottobre 2001) "Marco Risi si diverte a pedinare le sue 'Tre mogli' premendo con cautela perfino eccessiva sul pedale dei paesaggi con gusto invece un po' facile su quello del pittoresco. Insomma si prende una vacanza e rende omaggio al 'cinema di papà'. In senso letterale e metaforico. Brave e affiatate le protagoniste. Anche se l'ostentata allegria della vicenda contrasta con la malinconia un poco retrò dell'operazione". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 ottobre 2001) "Scritto da Silvia Napolitano, 'Tre mogli' è una variante nazionale di buddy movie non nuova per il nostro cinema, che negli anni Sessanta portò la commedia in trasferta esotica con film come 'Il gaucho' di Dino Risi o 'Riusciranno i nostri eroi...' di Ettore Scola. La novità, in quello di Risi jr., è la declinazione tutta al femminile: sostituzione non priva di significato, per un genere che nacque e prosperò sul carisma di attori come Sordi, Gassman, Manfredi. Se il cast è ridotto a poco più di una 'spalla', la D'Aloja e la Forte fanno la parte delle mattatrici; però scontano lo schematismo di ruoli eccessivamente tipizzati. Divertimento ragionevole, causticità e satira praticamente assenti, happy-end consolatorio per tutti". (Roberto Nepoti,'la Repubblica', 10 novembre 2001) "Un film discontinuo, ma vivace nei tratti e recitato bene dalle tre donzelle (i mariti, infatti, si vedono solo alla fine perché, in fondo, sono di troppo!)". (Giovanna Grassi, 'Il Corriere della Sera', 9 novembre 2001)
Il film ha ricevuto una candidatura ai Nastri d'argento nel 2002.
Attore | Ruolo |
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Francesca D'Aloja | Beatrice |
Iaia Forte | Bianca |
Silke | Billie |
Greg | Amedeo |
Loles León | Consuelo |
Juan Palomino | Ramon |
Mirta Wons | Maria Ausilia |
Patricia Echegoyen | Catherine |
Giuseppe Fiorello | Miguelito |
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2002