Stalker è un film di fantascienza del 1979 diretto da Andrej Tarkovskij, liberamente tratto dal romanzo "Picnic sul ciglio della strada" (1971) dei fratelli Strugackij.
Siamo in Russia, lo scenario è collocato nel futuro e in particolare in un desolato territorio industriale dove l'accesso è vietato, recintato e strettamente sorvegliato dall'esercito, perfino i militari non osano entrarci. Molti anni prima precipitò dal cielo una meteorite o un astronave aliena, sovvertendo le normali leggi naturali.
In questa "Zona" aleggia un mistero: si sprigiona una potenza magica capace di esaudire i desideri più intimi e segreti di chi riesce ad arrivare in quella che chiamano "La stanza dei desideri". È questo il luogo in cui due uomini, un intellettuale e uno scienziato, rispettivamente chiamati lo "Scrittore" (Anatolij Solonitsyn) e il "Professore" (Nikolay Grinko), vogliono arrivare, ma non da soli. Per affrontare incolumi il cammino hanno infatti bisogno di uno "Stalker" (Aleksandr Kaydanovskiy), una guida illegale esperta del territorio che ben conosce i labirinti del percorso, il solo che riesca ad entrare, a muoversi nella Zona e a restare vivo.
Attraverso un tristissimo paesaggio in bianco e nero, disseminato di strutture scheletriche abbandonate, lo Stalker conduce i due verso la ricerca della verità. I tre uomini percorrono sentieri tortuosi e sfuggono a sconosciuti pericoli, riuscendo a penetrare nella Zona: i toni grigi si accendono di colori fino a raggiungere la soglia della stanza dei desideri. Forse lo scopo del loro viaggio si sta realizzando, lo Scrittore vuole recuperare la sua ispirazione perduta, il Professore appagare la sua curiosità...
La "Zona" del film ha una matrice reale. È ispirata a un incidente nucleare che ha avuto luogo nei pressi di Chelyabinsk nel 1957. Diverse centinaia di chilometri quadrati furono inquinati da ricadute radioattive. Non ci fu, all'epoca, alcuna menzione ufficiale di questa "zona proibita".
All'arrivo nella "Zona", la pellicola cambia dal bianco e nero verso il verde. Ciò è dovuto sia ad una scelta artistica, sia alla necessità di rigirare alcune scene per errori nel laboratorio di sviluppo.
La pellicola venne girata fra Dolgopa (Russia), Tallinn (Estonia) ed (Tagikistan).
Nel videogioco "S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl", l'ambientazione della storia è ripresa dal film.
Il titolo del film ha ispirato il nome del Gilera Stalken, uno scooter italiano degli anni '90 nel cui logo appare una stella rossa.
Il film fu presentato al Festival Cinematografico di Mosca nell'agosto del 1979 ed al Festival di Cannes il 13 maggio del 1980 dove ricevette il Premio della giuria ecumenica.
Attore | Ruolo |
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Aleksandr Kajdanovskij | Lo Stalker |
Anatolij Solonitsyn | Lo Scrittore |
Alisa Frejndlikh | La Moglie Dello Stalker |
Natasha Abramova | Martiska (Scimmietta) |
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Cannes 1980