Delle grosse forbici da lavoro rappresentano per una ragazza un sanguinoso episodio dell'infanzia. Ora per lei, sono lo strumento per riparare bambole rotte e per difendersi dai bruti. Per il suo psicoanalista, il mezzo per attirarla in un omicidio.
Il film è brutto: eppure la sua semplicità primaria, la sua confortevole banalità, esercitano un fascino curioso, colpevole. (Lietta Tornabuoni, La Stampa)
EFFETTI SONORI: KIM ORNITZ - COSTUMI: DEL ADEY-JONES
TRATTO DA UN RACCONTO DI JOYCE SELZNICK